Le preoccupazioni che avevano tenuto in apprensione gli operai nelle scorse settimane purtroppo hanno preso forma. Domani i militanti di Potere al popolo Salerno e di Potere al Popolo Terni saranno davanti ai rispettivi stabilimenti con la diffusione di un volantino per sostenere e rilanciare la lotta.
Non ci rassicura né la prosecuzione del blocco della produzione a Battipaglia nè il tentativo di rimandare al nuovo incontro previsto per il prossimo venerdì 11 Gennaio al Mise per la risposta su un’eventuale ripartenza della produzione e poi alla diffusione del piano industriale prevista per il 24 Gennaio. Lasciare che si ingaggi una battaglia sul campo scelto dalla proprietà che prova a rimandare continuamente il momento delle “risposte definitive”, provando a sfibrare e a frammentare una lotta che fino ad oggi ha visto il gruppo dei lavoratori unito e deciso, è un pericolo che rischia di farsi sempre più concreto.
In queste ore è necessario incanalare la rabbia e la legittima stanchezza degli operai al fine di innescare una nuova fase della battaglia per il posto di lavoro e per la dignità. Passare al contrattacco portando le due ore di sciopero già convocate dalle sigle sindacali per Giovedi 10 Gennaio, a raddoppiare e a triplicarsi, costruendo uno sciopero generale e una grande manifestazione unitaria dei poli industriali di Battipaglia e Terni, lanciando anche a Terni un presidio permanente h24 davanti ai cancelli dello stabilimento. Sosterremo le lavoratrici e i lavoratori con una campagna di solidarietà per supportare la mobilitazione permanente.
Riteniamo sia necessario un rilancio complessivo del conflitto che parta innanzitutto da un piano d’azione congiunto di tutti i lavoratori e le lavoratrici di Treofan Italia spa. Ma crediamo anche che sia da respingere il tentativo portato avanti dai nuovi vertici aziendali di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri, insistendo sulla profittabilità dello stabilimento ternano e ribadendo in maniera abbastanza esplicita le difficoltà per l’inquadramento del polo di Battipaglia nel nuovo piano industriale.
Costruire un fronte comune di lotta è fondamentale per rispondere oggi all’attacco verso il polo di Battipaglia e prevenire un ulteriore attacco, più avanti, al polo di Terni.
Ci interroghiamo sulla politica che il Ministro Di Maio e i partiti di governo intendano portare avanti in questa vertenza. L’impatto di un’eventuale chiusura dello stabilimento -che solo a Battipaglia conta in totale tra dipendenti e indotto più di duecento lavoratori – sarebbe devastante. Jindal non ha acquistato solo un’azienda ma si è fatto carico del destino di un territorio e di centinaia di famiglie.
I politici che in questi giorni hanno affollato il presidio davanti ai cancelli di Battipaglia, non ultimo il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, hanno il dovere di mettere in campo una strategia ferma e chiara nei confronti del gruppo industriale indiano a cui non deve essere consentito di venire a depredare un territorio già ampiamente sfruttato e mortificato nel corso degli anni.
Il Governo deve considerare tutte le possibili prospettive, entrando in questa vertenza con decisione e autorevolezza valutando ogni possibile ipotesi di rilancio del polo di Battipaglia e del futuro occupazionale dei lavoratori e delle lavoratrici.
Potere al popolo continuerà a supportare la lotta e a dare ogni sostegno affinché si vinca. Ne ha bisogno chi alla Treofan di Battipaglia e Terni lavora. Ne ha bisogno il territorio in cui viviamo.
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