Ancelotti non ha nascosto la sua posizione. Netta, decisa, per qualcuno estrema. Sei cori continuano, il Napoli si ferma. E nessuno gli dirà mai che la sua crociata anti-razzismo è esagerata. Ma il capo della Polizia, Franco Gabrielli, intervenendo ieri all’inaugurazione della mostra della polizia scientifica a Salerno, lo invita alla riflessione. «Questa battaglia possiamo vincerla solo se c’è un concorso di prevenzione e repressione. La storia ci insegna che la risposta non è solo repressiva. Quando vengono evocati modelli come quelli britannici dobbiamo ricordare che esistono meccanismi e strumenti che noi non abbiamo. Non si possono risolvere i problemi italiani con gli strumenti stranieri». E continua citando Max Weber e la sua etica della responsabilità riferendosi ad Ancelotti. «Fermarsi una tantum, come provocazione, può essere una scelta, ma diventa impensabile che possa decidere lui se una partita può essere sospesa oppure no. Bisogna fare attenzione e riflettere su quello che si dice. Apprezzo e stimo l’allenatore del Napoli: la sua storia basterebbe per giustificare la fermezza e la decisione di dire ciò che ha detto ma, una volta che la squadra è nello spogliatoio il problema è finito, per chi sta fuori è solo iniziato. Le regole parlano chiaro ed è l’autorità di pubblica sicurezza a dover decidere cosa fare». Una specie di altolà dinnanzi alla rigida posizione annunciata più volte da Ancelotti.
e chi dovrebbe decidere se giocare o no ? L’autorità ?
Io ritiro la squadra dal campo quando e come voglio se necessario e per giustificati motivi.
Siete voi complici che non fate rispettare l’ordine pubblico. La partita và interrotta d’ufficio e lo stadio squalificato con partita persa a tavolino.
Basta con le soluzioni due pesi e due misure, sopratutto anti SUD.
Già con Maradona fecero così solo perché non giocava al NORD. Gli stadi con cori razzisti se reiterati vanno abbattuti e le squadre radiate da ogni campionato, questo deve fare l’autorità senza nessuna tolleranza altro che chiacchiere dal comodo divano.
Che fate arrestate Ancelotti e la squadra del Napoli per turbativa aggravata dell’ordine pubblico? Invece di scovare i violenti e i razzisti fuori e dentro gli stadi puniamo chi si ribella a questo stato indecente degli avvenimenti sportivi? Poi non meravigliamoci che la gente non và più allo stadio, l’atmosfera intorno alle partite di calcio ormai fà paura, e in tutto ciò lo “stato” si con la s minuscola non assicura ordine pubblico e certezze delle pene. Vergogna soprattutto per un Ministro degli Interni che convoca quei “galantuomini” degli ultras al ministero, una roba mai vista negli altri paesi europei, di cosa vogliamo meravigliarci più?
Il razzismo contro i napoletani é presente in tutto il pianeta da nord a sud. Anche a Salerno c’è razzismo nei confronti dei napoletani. Penso che i primi a dover cambiare siano proprio i napoletani perchè è strano che tutto il mondo li disprezzi
In Italia nessuno soprattutto agli alti livelli si assume le sue responsabilità. Per i gravi fatti di Milano il capo della P.S. Prefetto Gabrielli deve spiegarci come mai a 200mt da un commissariato di P.S., ove c’era il punto di raduno ufficiale dei tifosi del Napoli non c’era nemmeno un poliziotto in servizio e quindi gli ultras delle fazioni avversarie Inter e Napoli hanno potuto suonarsele di santa ragione, con una autovettura che ha calpestato quel povero disgraziato non certo uno stinco di santo che ci ha rimesso la pelle, e dopotutto ciò il Questore di Milano è ancora al suo posto, e invece qui si discetta di massimi sistemi filosofici pretendendo il rispetto delle regole quando poi quelli che dovrebbero farle rispettare sono per usare un eufemismo quantomeno “latitanti”………………..
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e chi dovrebbe decidere se giocare o no ? L’autorità ?
Io ritiro la squadra dal campo quando e come voglio se necessario e per giustificati motivi.
Siete voi complici che non fate rispettare l’ordine pubblico. La partita và interrotta d’ufficio e lo stadio squalificato con partita persa a tavolino.
Basta con le soluzioni due pesi e due misure, sopratutto anti SUD.
Già con Maradona fecero così solo perché non giocava al NORD. Gli stadi con cori razzisti se reiterati vanno abbattuti e le squadre radiate da ogni campionato, questo deve fare l’autorità senza nessuna tolleranza altro che chiacchiere dal comodo divano.
Che fate arrestate Ancelotti e la squadra del Napoli per turbativa aggravata dell’ordine pubblico? Invece di scovare i violenti e i razzisti fuori e dentro gli stadi puniamo chi si ribella a questo stato indecente degli avvenimenti sportivi? Poi non meravigliamoci che la gente non và più allo stadio, l’atmosfera intorno alle partite di calcio ormai fà paura, e in tutto ciò lo “stato” si con la s minuscola non assicura ordine pubblico e certezze delle pene. Vergogna soprattutto per un Ministro degli Interni che convoca quei “galantuomini” degli ultras al ministero, una roba mai vista negli altri paesi europei, di cosa vogliamo meravigliarci più?
Il razzismo contro i napoletani é presente in tutto il pianeta da nord a sud. Anche a Salerno c’è razzismo nei confronti dei napoletani. Penso che i primi a dover cambiare siano proprio i napoletani perchè è strano che tutto il mondo li disprezzi
In Italia nessuno soprattutto agli alti livelli si assume le sue responsabilità. Per i gravi fatti di Milano il capo della P.S. Prefetto Gabrielli deve spiegarci come mai a 200mt da un commissariato di P.S., ove c’era il punto di raduno ufficiale dei tifosi del Napoli non c’era nemmeno un poliziotto in servizio e quindi gli ultras delle fazioni avversarie Inter e Napoli hanno potuto suonarsele di santa ragione, con una autovettura che ha calpestato quel povero disgraziato non certo uno stinco di santo che ci ha rimesso la pelle, e dopotutto ciò il Questore di Milano è ancora al suo posto, e invece qui si discetta di massimi sistemi filosofici pretendendo il rispetto delle regole quando poi quelli che dovrebbero farle rispettare sono per usare un eufemismo quantomeno “latitanti”………………..