Il processo ha avuto inizio a maggio 2018, ma è stato oggetto di continui slittamenti, dovuti a motivi sempre diversi. Nella precedente udienza dello scorso 3 dicembre, infatti, l’imputato Antonio Fuoco ha provveduto alla sostituzione del suo avvocato. Il nuovo difensore, com’era suo diritto, ha dunque chiesto ed ottenuto un rinvio della causa.
Tuttavia il giudice, dottore Paolo Valiante, dimostrando ancora una volta grande sensibilità, ha predisposto un rinvio a brevissimo. Inoltre il magistrato è stato molto esplicito nella sua intenzione di iniziare il processo alla prossima udienza.
Il nuovo legale di Antonio Fuoco ha asserito in aula che probabilmente anche lui accederà ad un rito alternativo, in particolare chiedendo un “giudizio abbreviato condizionato”, il che vuol dire che l’imputato condiziona appunto la sua richiesta di giudizio abbreviato all’acquisizione di determinate prove dallo stesso indicate.
I legali delle associazioni animaliste che intendono costituirsi parte civile, invece, auspicano che si vada al processo ordinario, per continuare questa battaglia di giustizia e legalità.
L’avvocato di Fuoco ha altresì preannunciato di volerlo far presenziare al processo nel corso della prossima udienza ed ha richiesto idonee garanzie per lui.
Fonte Comitato spontaneo Uniti per Chicca
Ancora è che palle battetevi pure per la sofferenza nei canili fate fare una legge che bisogna liberare i canili e non comprare un cane, il cane non si compra per moda o per reprimere le vostre mancanze affettive ridicoli, libertà per gli animali chiusi nelle case, E condannare il gesto quello è logico, comunque siete ridicoli uguale , io metterei pure una tassa per chi possiede un cane che vive in appartamento, solo chi ha giardino deve possedere un cane