I vacanzieri avevano pagato la tassa, che a Salerno non supera i 3 euro, ma i gestori dei bed and breakfast o delle affittacamere non avevano versato niente al Comune.
Per altri 7 gestori è scattata anche la denuncia per l’omessa comunicazione alla Questura dei dati relativi alle persone ospitate e per la mancata esibizione della documentazione attestante l’avvenuta comunicazione. I fatti contestati risalgono al periodo tra gli anni 2017 e 2018. Lo scrive Il Mattino oggi in edicola
Il nucleo anti evasione tributaria della Polizia Municipale di Salerno ha scoperto un’evasione di circa 450 mila euro per quanto riguarda la tassa di soggiorno. Nel corso dell’operazione condotta dai caschi bianchi guidati dal capitano Mario Elia in collaborazione con l’Ufficio Tributi del Comune di Salerno è stato possibile appurare che 24 strutture ricettive del capoluogo (tra le quali due alberghi a 4 stelle, b&b ed affittacamere) non erano in regola per ciò che concerne il versamento della tassa di soggiorno (che a Salerno non supera i 3 euro).
I gestori delle strutture, in pratica, trattenevano l’imposta anziché versarla nelle casse di Palazzo di Città.
La polizia locale ha appurato che i turisti pagavano effettivamente l’obolo, che però veniva indebitamente trattenuto dai gestori, i quali avrebbero invece dovuto versarlo al Comune come previsto dal regolamento. Gli agenti guidati dal capitano Mario Elia hanno passato al setaccio una cinquantina di operatori di un primo elenco di attività alberghiere ed extralberghiere. Sette sono risultati abusivi.