I FATTI. All’indomani del Consiglio comunale di Amalfi del 29 settembre del 2014 che aprì la crisi dell’amministrazione comunale del sindaco Alfonso Del Pizzo, l’allora capogruppo di maggioranza Gennaro Pisacane contestò, per quel momento storico, alcune spese di bilancio tra cui quelle relative agli emolumenti corrisposti all’ingegnere Aristide Marini, all’epoca capo dell’ufficio tecnico comunale (con un contratto di collaborazione esterna) definiti “inutili” e “dannosi”
Per quelle dichiarazioni riportate in maniera puntuale dal giornale, l’ingegnere Marini – dopo la fine del suo rapporto lavorativo col Comune di Amalfi decretato dal Commissario Prefettizio – decise di adire le vie legali nei confronti del dichiarante e del giornalista, quest’ultimo reo di aver leso la sua immagine.
Il processo vide da subito l’archiviazione della posizione del Pisacane e, con sentenza numero 24/2019, a margine dell’udienza di venerdì 10 gennaio scorso, il giudice monocratico del Tribunale di Salerno, dottoressa Eva Sessa, ha assolto con la formula più ampia “perchè il fatto non sussiste” il direttore Emiliano Amato difeso dall’avvocato Alessandro Giani, coadiuvato dalla sorella Adriana Giani. Le motivazioni entro 90 giorni.
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