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Fontana di Trevi a Roma: dietrofront, “Le monetine restano alla Caritas”

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“La Caritas e tutte le migliaia di persone assistite dai suoi operatori possono stare tranquille. Garantisco io, in prima persona, che non verrà mai meno il contributo di questa amministrazione. Per quanto riguarda le monetine, confermo che resteranno a disposizione delle attività caritatevoli dell’ente diocesano. Nessuno ha mai pensato di privare la Caritas di questi fondi”. Lo dice la sindaca di Roma Virginia Raggi all’Osservatore Romano parlando della questione delle monete raccolte alla Fontana di Trevi.
Il caso delle monetine era esploso due giorni fa quando si era venuto a sapere che il Campidoglio grillino aveva pubblicato una memoria del gabinetto di Raggi sui centesimi di Fontana di Trevi e riproposto l’idea di non destinarli più alla Caritas, spiccioli che a fine anno si sommano in un gruzzolo da 1,5 milioni di euro e dall’amministrazione Rutelli in poi sono stati affidati all’ente benefico della Diocesi della capitale.

“A quanto si è appreso la decisione dovrebbe diventare operativa dalla mezzanotte del prossimo 31 marzo. E non sarà uno scherzo, ma un magrissimo pesce d’aprile”, aveva commentato il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio.

L’idea del Comune, almeno a giudicare dall’atto approvato in giunta il 28 dicembre, era quella di affidare la raccolta delle monetine ad Acea e poi dividerle. Una parte sarebbe stata reimpiegata per il restauro dei monumenti. L’altra per fini sociali. Bypassando, però, la Caritas.

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