La nota positiva emersa nel corso dell’amichevole di sabato scorso, a parte il ritorno al gol di Jallow, è rappresentata dall’impiego di elementi che erano da tempo spariti dai radar. L’utilizzo dal primo minuto di Bernardini rappresenta la dimostrazione che il difensore di Domodossola è finalmente uscito dal tunnel degli infortuni. L’ex Novara spera di poter dare il proprio contributo d’ora in avanti, ma è chiaro che dovrà lavorare per raggiungere una condizione ottimale. Orlando, impiegato assieme a Rosina alle spalle di Djuric, non ha invece sfruttato appieno la chance che gli ha dato Gregucci e la sensazione è che il suo nome figuri ancora nell’elenco dei possibili partenti.
Per la gara in terra siciliana mister Gregucci attende buone nuove dallo staff medico riguardo al possibile recupero di qualche centrocampista (l’unico che potrebbe farcela, stringendo i denti, sembra Akpa Akpro, mentre Odjer e Di Gennaro dovrebbero mordere ancora il freno) o magari dal mercato(anche se potrebbe essere un azzardo lanciare nella mischia in casa dei primi della classe un giocatore con pochi allenamenti nelle gambe). Per ora il tecnico pugliese ha a disposizione i mastini Di Tacchio e Palumbo (solo sulla carta, anche lui è in partenza) e gli incursori Castiglia, Mazzarani e Bellomo (altro elemento con le valigie in mano).
La scelta del modulo, con cui la Salernitana si presenterà al Barbera, dipenderà anche dagli uomini disponibili in mediana. Molto probabilmente si ripartirà ancora dalla difesa a tre, mentre dalla cintola in su è tutto in discussione, sia in termini di schemi che di calciatori da impiegare.