A Villa Guariglia, Raito, l’Ambasciatore Raffaele Guariglia, Ministro degli Esteri nel Governo Badoglio, accolse il Re in fuga da Roma. Un appuntamento culturale, ospitato dal Presidente del Centro Studi Guariglia, vede relatori Antonio Valiante e me. L’argomento è il Mediterraneo.
Simpatizziamo al punto che, a fine lavori, Antonio mi invita a collaborare stabilmente con la Regione Campania di cui è Vice Presidente. Declino, ho altri progetti di carriera. Due anni dopo comincio il servizio diplomatico presso la Regione, Antonio mi accoglie col sorriso sornione di chi l’ha sempre saputo.
I nostri uffici a Santa Lucia danno sullo stesso corridoio che ospita un’Assessora anch’essa salernitana. Il corridoio diventa il Corso. Antonio ha la delega alla cooperazione col Mediterraneo.
Percorro i metri verso il suo studio che consta di due stanze, una delle quali affaccia su uno spicchio di mare. Antonio sa che è la mia postazione preferita, da impeccabile anfitrione sistema le sedie affinché io possa guardare lo scorcio del Golfo e la sommità del Vesuvio.
Parliamo di temi economici e politici, del processo di pace in Medio Oriente, delle possibilità di cooperare con Palestinesi e Israeliani. Assegniamo borse di studio, mandiamo una missione medica, mobilitiamo Università e Ospedali. Un’appassionata équipe del Cardarelli ci segue dappresso.
Evitiamo la facile retorica del Mezzogiorno come crocevia obbligato fra nord e sud del Mare. Altre potenze si affacciano, occupano lo spazio che presumevamo nostro e che nostro non è quasi più. La Cina si è insediata alla grande, basta andare a San Giovanni a Teduccio o percorrere la via del porto coi container accatastati sulle banchine.
La dieta mediterranea lo inorgoglisce. Lo studio di Ancel Keys sui suoi benefici contro l’invecchiamento è ripubblicato in lingua. Antonio vorrebbe diffonderlo a testimonianza che in Cilento si vive a lungo e bene.
Immagina un’iniziativa promozionale. L’occasione è data dalla Festa della Repubblica che il nostro Consolato Generale a Casablanca celebra da prassi il 2 giugno. Portare le ricette della dieta in Marocco, incrociarle con le ricette locali, basarsi sul comune gusto per l’olio d’oliva. E d’altronde, nelle relazioni internazionali, la fascia mediterranea nord – sud va sotto il nome di Olive Belt, la cintura dell’olivo.
Antonio guida la missione a Casablanca avendo al seguito uno chef stellato non casualmente salernitano. Mi vorrebbe con sé, rinuncio a causa di altro impegno a Napoli. Al rientro commenta che Marocco e Campania hanno festeggiato la Repubblica in autentico spirito conviviale. Conclude: mancavi solo tu. Ora è Lui che ci manca.
Cosimo Risi