Nelle informazioni condivise al pubblico, aveva inserito anche un indirizzo e-mail ed un numero di telefono. All’offerta rispose proprio la vittima, chiedendo l’effettiva disponibilità del veicolo e manifestando la volontà, attraverso un messaggio, di volerla acquistare.
Dall’altro lato del computer, il ragazzo fornì le credenziali postali, ottenendo un bonifico a titolo di acconto di 400 euro. L’auto non arrivò mai, spingendo poi il compratore a sporgere denuncia ai carabinieri di Sarno, che dopo un lavoro d’indagine, identificarono il 25enne. La procura ora lo ha mandato a giudizio. Lo scrive Il Mattino nella sua edizione on line