La Regione Campania si configura come una delle regioni più proattive nell’implementazione di farmaci biosimilari nelle terapie. Il percorso è ancora lungo, ma i risultati sono convincenti e numerosi sono i progetti per il periodo 2019-21. Il lavoro di potenziamento dei biosimilari si sta svolgendo lungo diverse direttrici: con i policy maker per liberare risorse e con i clinici per condividere i percorsi terapeutici garantendo accessi farmacologici a tutti i pazienti. Un’azione molto dinamica, che tiene conto anche della letteratura e dei position paper di AIFA, oltre che di una costante vigilanza dei dati provenienti dal Centro di Farmacologia.
“Numerosi studi scientifici dimostrano che i farmaci biosimilari siano ormai intercambiabili rispetto ai farmaci biologici classici. Il limite è prettamente culturale, perché alcune classi mediche ritengono che il biosimilare sia meno efficace. Su alcuni di questi farmaci la Campania ha avuto nell’ultimo anno un’accelerazione del 50% rispetto alla media nazionale” afferma Ugo Trama, Responsabile U.O. Politica del Farmaco e Dispositivi Direzione Generale per la tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regione Campania.
“Siamo di fronte a una vera rivoluzione nell’approccio terapeutico” – sottolinea Ninni Raiola, Regional Access Manager di Mundipharma. “La nostra realtà è impegnata da anni in Italia per l’affermazione e l’utilizzo dei farmaci biosimilari, ed è riconosciuta come partner strategico per la sostenibilità del SSN in importanti e onerosi ambiti specialistici quali reumatologia, oncologia, gastroenterologia ed ematolgia. I farmaci biologici di fatto sono soluzioni terapeutiche estremamente innovative ma che richiedono un impegno importante per i fondi del SSN. Con l’avvento dei biosimilari, oggi si schiude un nuovo orizzonte e la possibilità di liberare risorse per un maggiore impiego e un più vasto accesso alle cure sempre più mirate per i pazienti. Eventi come questo, sono fondamentali per consolidare l’affermazione non ancora adeguata di tali opzioni terapeutiche. In questo scenario la SIFO (Società Italiana dei Farmacisti Ospedalieri) con grande sensibilità ha da subito colto l’opportunità dei biosimilari e questa giornata ne è l’ennesima conferma, per un obiettivo che resta ora e sempre la centralità del paziente”.
I FARMACI BIOSIMILARI AL CENTRO DI UN CONVEGNO A NAPOLI – I farmaci biosimilari saranno al centro del corso “Biosimilari: la sfida tra appropriatezza sostenibilità e innovazione. Esperienze regionali a confronto”. Il convegno si tiene domani venerdì 18 gennaio presso l’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli; è a a cura delle Aree Scientifiche-Culturali della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera – SIFO.
I farmaci biosimilari rappresentano un’importante opportunità terapeutica per l’ampliamento dell’accesso alle terapie da parte dei pazienti, in considerazione della necessità di rispettare la sostenibilità da parte del SSN e senza rinunciare alla continua sfida dell’innovazione. Il principio dell’interscambiabilità originator-biosimilare, fermo restando l’imprescindibile discrezionalità della scelta terapeutica del clinico, rappresenta il mezzo per contribuire ad un utilizzo appropriato delle risorse ai fini di una governance adeguata e della corretta informazione del paziente sull’uso dei biosimilari. Accanto al medico la figura del farmacista riveste un ruolo di forte responsabilità sulla garanzia di accesso alle cure, sugli obblighi di applicazione normativa, sul rischio clinico, sui processi gestionali.
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