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Salernitana al sesto posto per monte ingaggi

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Le retrocesse spendono e per adesso non raccolgono, ma intanto il monte ingaggi medio nella serie B a 19 squadre sale notevolmente rispetto a dodici mesi fa. Quasi un milione e 300mila euro in più è quanto potenzialmente ogni club potrebbe dover sborsare in stipendi ai calciatori in questo campionato dal format provvisorio. Un dato altrettanto provvisorio che è già stato modificato dal mercato di gennaio e lo sarà almeno fino alla fine del mese rispetto all’analisi del sito Cittadellaspezia.com.

Un anno fa il monte ingaggi lordo medio, calcolato con i premi al massimo, era di 7,511 milioni di euro. Oggi si assiste a un balzo in avanti: 8,787 milioni. A guidare la corsa inflazionistica Benevento, Palermo, Verona, Crotone e Cremonese, tutte potenzialmente sopra i 10 milioni.

I sanniti in particolare sfiorano i 16 milioni di euro solo con gli emolumenti fissi, una cifra record che oggi fa a pugni con una classifica non altrettanto svettante. Non stupisce che tra le prime cinque più generose ci siano quattro formazioni che hanno visto le loro casse rimpinguate dal paracadute garantito dalla Lega A a chi perde la categoria. L’intrusa, per così dire, è la Cremonese che ha messo mano al portafoglio in maniera decisa per cercare la promozione.

Guardando in casa granata, la Salernitana sarebbe la sesta squadra che spende di più tra emolumenti fissi e premi per i giocatori. In totale Lotito e Mezzaroma hanno messo a bilancio 9 milioni e 977mila euro di cui 4 milioni e 700mila euro di parte fissa e i restanti 5 milioni e 726mila euro di premi. La Salernitana inoltre è la squadra che spende di più in premi dopo il Foggia che in tal senso investe oltre 6 milioni di euro spendendo però di meno in emolumenti fissi.

Classifica alla mano, la delusione è in questo momento il Crotone che perde dieci posizioni tra monte ingaggi – sopra i 10 milioni, il quinto – e punti conquistati sul campo: solo 12, in zona play-out. Contando solo gli emolumenti fissi, i rossoblù sguazzano nello stesso mare agitato in cui nuotano anche Cosenza, Padova, Carpi e Livorno che però spendono meno della metà, tra i 3.5 e i 4.7 milioni.

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