Il colpo da tre punti di ieri assume un valore importante: la Salernitana ha vinto a Palermo, in casa della capolista imbattuta fino a ieri. Lo ha fatto 10 mesi dopo l’ultimo exploit lontano dall’Arechi. Ha vinto sul campo più difficile della B e lo ha fatto sfoderando una prestazione maiuscola, superba alla pari se non al di sopra dei rosanero. La Salernitana ha vinto giocando a calcio.
Lo ha fatto con intelligenza tattica (e qui un bravo va a Gregucci) e lo ha fatto sfruttando gli elementi migliori che ha a disposizione l’allenatore. La vittoria di ieri racchiude tanti significati e smentisce tante congetture. La vittoria di ieri ci dice che se vuole questa squadra vuole può fare un boccone di qualsiasi avversario e può farlo anche giocando a viso aperto con il piglio della squadra che può centrare l’obiettivo grosso.
Vincere a Palermo è stata una impresa ma ora voltiamo subito pagina perché il siamo all’alba del girone di ritorno e nulla è stato ancora fatto o raggiunto dalla Salernitana. Come non bisognava deprimersi prima così non ci si può esaltare oggi. I cavalli vincenti, per dirla alla Mezzaroma si vedono alla fine e la Salernitana è appena all’inizio. E’ in ritardo invece sul fronte mercato.
Se si vuol dare un segnale dopo Minala si punti su un attaccante forte e da doppia cifra. Lotito e Mezzaroma dicono sempre di voler far parlare i fatti ed i fatti dicono che gli attaccanti della Salernitana non segnano. Serve un attaccante, forse due. Servono rinforzi in tutti i reparti, serve soprattutto avere il coraggio di trattenere a Salerno i pezzi pregiati di questa squadra che ha qualità e lo abbiamo sempre detto. Ieri giocavano 8/11 dei calciatori presi in estate.
Quei giocatori di cui si erano perse le tracce sotto la gestione Colantuono e che oggi si rivelano preziosi come i due Anderson. Serve soprattutto equilibrio in questo momento. Serve compattezza e non frange opposte che, in base al risultato sfoggiano il classico ‘lo avevamo detto’. Non si può prendere a pretesto la Salernitana al di là di vittorie o sconfitte per suffragare le proprie teorie. La Salernitana è la Salernitana non il mezzo per fare i regolamenti di conti a mezzo social