I richiedenti dovranno provare la propria identità utilizzando il proprio passaporto e un’app sul cellulare – parte di un processo integrato on-line, ma che al momento è disponibile solo per il sistema operativo Android. L’operazione non sarà gratuita, però: serviranno 65 sterline per gli adulti e 32,5 sterline per i minori di sedici anni (circa 84 e 42 euro rispettivamente).
Chi è già residente da almeno cinque anni, potrà ottenere il “settled status“; chi da meno di 5 anni otterrà il “pre-settled status“, potrà cioè restare nel Regno Unito fino a quando avrà maturato i cinque anni necessari a ottenere il “settled status”.
Come ottere la residenza nel Regno Unito – La procedura sembra essere più snella rispetto a quella chiesta prima per ottenere la Permanent Residence Card (PR), la carta di residenza, che era un documento fisico ottenibile compilando un modulo da ben 80 pagine.
Per ottenere il “settled status” che sarà soltanto una condizione digitale, bisognerà avere tre requisiti: possedere un documento di identità, presentare la prova che si è residenti in Gran Bretagna e dichiarare eventuali condanne giudiziarie. Come prova che si vive davvero nel paese si potranno produrre contratti d’affitto o di lavoro, tasse municipali, bollette del telefono, iscrizioni a scuola, visite mediche e qualsiasi altro documento analogo. Per provare la propria identità, si potrà fornire una fotografia tramite l’app.
La richiesta andrà fatta online e vi si potrà accedere attraverso smartphone, tablet o computer. Per aiutare anziani e stranieri con poca dimestichezza con l’inglese o l’app sarà disponibile una assistenza tecnologica e linguistica.
Il pericolo clandestinità – Decine di migliaia di cittadini dell’Ue residenti in Gran Bretagna potrebbero divenire dopo la Brexit clandestini senza documenti. Come riporta il quotidiano britannico “The Independent”, il timore espresso da alcune organizzazioni anti-Brexit è che il sistema messo a punto dallo Home Office di richiedere a tutti i residenti cittadini dell’Ue di fare domanda prima dell’uscita della Gran Bretagna dall’Ue potrebbe lasciare un gran numero di persone vulnerabili nella condizione di non poter documentare il proprio diritto a rimanere nel Paese.
Se anche solo il 5% dei residenti (su circa 3,5 milioni di persone) dovesse avere problemi nel presentare la domanda, vorrebbe dire che 175mila persone potrebbero trovarsi privi di un status legale nel Paese. In un test condotto alla fine dell’anno scorso erano state presentate 29.987 domande, di cui 27.211 hanno già ricevuto risposta positiva e senza che si sia registrato alcun respingimento.
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