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Gregucci alle prese con il rebus centrocampo per la partita con il Lecce

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La Salernitana entra nel vivo della preparazione del match con il Lecce. E Gregucci fa la conta dei disponibili. Akpa Akpro, tornato in Francia a curarsi dopo l’infortunio alla caviglia rimediato a Palermo, in attesa dell’esito della risonanza magnetica chiamata a scongiurare interessamenti dei legamenti, va verso il forfait. Per squalifica mancheranno Di Tacchio e Migliorini. Schiavi ha ancora problemi a causa della fascite plantare e resta in infermeria al pari di Odjer.

Bernardini e Di Gennaro sono in ripresa, ma Gregucci deve valutarne le condizioni effettive prima di poter pensare di impiegarli dal primo minuto (per evitare ricadute, probabilmente sarebbe più opportuno un ritorno all’attività agonistica che proceda per gradi). A questo punto il trainer granata ha davanti a sé due strade: confermare il 3-4-2-1, chiedendo un sacrificio ad uno dei centrocampisti superstiti (presumibilmente Castiglia), oppure tornare alla mediana con tre interpreti (rinunciando o ad un difensore o ad una mezza punta).

Con il 3-4-2-1, Mantovani prenderebbe il posto di Migliorini, Perticone scalerebbe al centro, Casasola entrerebbe in ballottaggio con Pucino per il posto di esterno di destra, Castiglia affiancherebbe Minala in mezzo, e Djavan Anderson dovrebbe guardarsi le spalle dalla concorrenza (Rosina, Bocalon, Djuric, Vuletich, Orlando sono tutti in attesa di una chance).

Nel caso di 3-5-2, invece, Minala agirebbe davanti alla difesa e ai suoi lati ci sarebbero due interni: uno sarebbe Castiglia, per l’altro posto sarebbero in lizza Mazzarani, Anderson e Di Gennaro (se fosse in condizione di scendere in campo). Resterebbe da scegliere, in questo caso, solo il partner di Jallow.

Se, invece, Gregucci decidesse di schierare la difesa a quattro, molto probabilmente Mantovani partirebbe in panchina e si libererebbe nuovamente spazio per una punta (o una mezza punta) in più. In questo caso, i granata giocherebbero a specchio (o quasi) col Lecce, che dovrebbe presentarsi all’Arechi con il 4-3-1-2. E Gregucci dovrà decidere in che modo limitare Falco, autentico faro del gioco dei salentini.

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