Le segnalazioni da parte di cittadini denunciavano – a ragione – il forte inquinamento atmosferico. Per queste ragioni, il Codacons Salerno chiede di sapere se vi sia stato l’intervento della Guardia Costiera o di altre autorità preposte e se il Porto di Salerno sia dotato di adeguati dispositivi per rilevare gli indici di inquinamento atmosferico e ambientale.
«L’inquinamento ci aggredisce da ogni dove – ha dichiarato l’avvocato Pieluigi Morena – ma ciò che più di tutto colpisce, è l’inerzia dell’autorità preposta, che accetta tutto e troppo spesso ci costringe ad intervenire». Al fine di perseguire gli obiettivi e le finalità statutarie, il Codacons – attraverso l’avvocato Marchetti – ha formulato alla Guardia Costiera di Salerno, al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, all’Autorità portuale di Salerno, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno ed al Ministero delle Infrastrutture, espresso invito a voler adottare tutti i provvedimenti di legge nei confronti del mercantile, facilmente individuabile, che ha rilasciato i fumi nell’atmosfera, formulando istanza di accesso agli atti ai sensi per sapere se sono presenti nell’area portuale dispositivi di rilevamento per la tutela ambientale.
Fonte Le Cronache in edicola mercoledì 23 gennaio