Così il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli sul caso delle dieci insegnanti campane finite nel mirino dell’ufficio scolastico regionale e della Procura di Napoli.
“Nessuna accondiscendenza nei confronti di chi ha barato. Qualora le responsabilità siano confermate dalle indagini, i colpevoli devono essere licenziati in tronco e perseguiti sul piano penale.
Chi sceglie l’illegalità, oltre a non meritare un lavoro nel settore pubblico, non possiede i rudimenti di civiltà per poter assolvere al ruolo di insegnante”. “Ci lascia basiti, inoltre, l’assenza di controlli preliminari sui titoli presentati dagli aspiranti insegnanti di ruolo. Come è possibile che questi casi emergano solo a posteriori? la magistratura indaghi su eventuali connivenze all’interno degli uffici”, conclude Borrelli.