L’appuntamento con il tamarro ed il gentleman protagonisti di “Sala d’attesa” è doppio: sabato 26 e domenica 27 al Teatro Ridotto di via Grimaldi. Vincitori di numerosi premi e riconoscimenti (Premio della Critica nonché il riconoscimento speciale di Liliana De Curtis al “Cabaret Festival Premio Totò alla comicità 2007), fanno coppia fissa dal 2002, portando in scena da allora i due opposti che fanno il verso ad una serie di luoghi comuni, tra dialoghi e gag surreali. Questa volta in una veste nuova, il duo sarà protagonista di uno spettacolo ironico, scritto da Ivan e Cristiano e diretto da Pino L’Abbate, su una generazione d’artisti che insegue il proprio sogno.
La vicenda si svolge nella sala d’attesa di un’importante azienda che produce giovani artisti. Qui s’incontrano Giulio (Cristiano Di Maio) e Camillo (Ivan Fedele), rispettivamente un poeta e uno sceneggiatore, due anime solitarie, due caratteri differenti, quasi agli antipodi, ma accomunati da un grande senso di solitudine. I due protagonisti attendono in una sorta di “acquario”, sospesi nel tempo e nello spazio, il fantomatico dottor Raggi, un produttore che potrebbe cambiare loro la vita.
«Come in Aspettando Godot di Beckett (testo cui i due autori si ispirano) – spiega il regista Pino L’Abbate – l’attesa diventa un pretesto per mettere a nudo le anime dei protagonisti, per scavare in quella umanità che ha bisogno di essere riportata a galla. La sala d’attesa diventa, dunque, un non luogo sospeso».
I due malcapitati, da una primigenia timidezza e diffidenza, con evidenti, pur anche
sfumate, tracce di schizofrenia, passano a una confidenza sempre maggiore, scoprendosi a parlare di sogni, incertezze, illusioni, delusioni, fino a confessarsi manie e preoccupanti linee d’ombra della propria lacerata personalità. Camillo e Giulio, prima dell’incontro finale con il produttore, si ritrovano a dar vita a conversazioni dai temi sempre più ruvidi, in maniera lieve, con battute e sprazzi di stralunata comicità.
Due personaggi strampalati, nati dalla scrittura e dalla presenza scenica di Ivan e Cristiano, che mantengono il tema degli opposti, il modello di comicità che trae origine dal gioco degli specchi ispirato al Signor G di Gaber e che consiste in sketch sempre diversi con due persone totalmente opposte.
L’allestimento scenico, presentato da Best Live, è a cura degli studenti di Extralab dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, la voce off è di Ilaria Scarano, le musiche originali di Gianpaolo Ferrigno e Antonio Ottaviano, i costumi di Mattia Sartoria. A febbraio Che Comico prosegue con una chicca: il nuovo show dei Villaperbene prodotto dalla Gv Eventi con la regia di Gigi & Ross.
INFO UTILI Lo spettacolo andrà in scena sabato alle 21.15 e domenica alle 18.30; 12 euro il costo del biglietto. Per informazioni e prenotazioni: 089 233998 oppure 3274934684 – www.teatroridotto.com.
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