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Lavoro, INPS: in 18 mesi crescono i contratti stabili, +231.277

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La crescita dei contratti a termine e di quelli in somministrazione forte all’inizio del 2018 «si è conclusa ad agosto». È quanto emerge dall’Osservatorio dell’Inps sul precariato pubblicato oggi. Da agosto, mese nel quale è entrato in vigore il decreto Dignità, si registra un’inversione di tendenza rispetto al 2017. A novembre sono state effettuate 215.854 assunzioni a termine a fronte delle 266.624 dello stesso mese del 2017. A novembre le trasformazioni totali a tempo indeterminato sono quasi raddoppiate da 27.427 del 2017 a 49.141 nel 2018

Nel complesso le assunzioni a tempo indeterminato sono state in 11 mesi 1,14 milioni alle quali vanno aggiunte 513.856 trasformazioni complessive di rapporti a termine e di apprendistato in contratti a tempo indeterminato. Le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato nel periodo sono state 1,4 milioni.

Tra le assunzioni dei datori di lavoro privati – si legge nell’Osservatorio – risultano in crescita tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +5,9%, contratti a tempo determinato +4,3%, contratti di apprendistato +11,9%, contratti stagionali +6,3%, contratti in somministrazione +2,4% e contratti intermittenti +7,7%.

L’Inps sottolinea che «per le assunzioni in somministrazione e a tempo determinato la fase di crescita si è conclusa ad agosto». Da quel mese (nel quale è entrato in vigore il decreto dignità, ndr) si è registrato un calo continuo che è culminato a novembre con un -19%.

Con riferimento allo stesso periodo si conferma il forte incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+69,3%, +186.000) mentre risultano in contrazione i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo. L’incremento delle trasformazioni da tempo determinato, incentivato anche dalle misure a favore dei giovani previste dalla legge di Bilancio 2018, è largamente collegato al forte incremento dei contratti a tempo determinato osservato nel 2017 e giunti a scadenza nel 2018.

La flessione delle conferme dei rapporti di apprendistato è riconducibile alla scadenza nel 2018 del triennio formativo degli apprendisti assunti nel 2015, anno in cui, a causa della concorrenza dell’esonero triennale, per le assunzioni in apprendistato era stata registrata una notevole riduzione rispetto agli anni precedenti.

Le cessazioni nel complesso sono state 6.265.000 (+8,8%): crescono fortemente le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine a partire dai contratti a tempo determinato (+15%) per arrivare ai contratti intermittenti (+30%), mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-3,5%, -52.000

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