Prima della messa in Duomo, dunque, i portatori – alla cui “famiglia” apparteneva lo stesso de Angelis, paranziere di San Matteo – hanno voluto rendere l’ultimo saluto con un corteo funebre che è partito dall’altezza della Provincia, per arrivare presso la Cattedrale.
Alle spalle del feretro, su cui erano poggiati un drappo rosso della Cgil, la sciarpa della salernitana e la casacca da portatore, tante bandiere del sindacato, mentre uno striscione del gruppo ultras dei Fedelissimi “le lacrime solcano un orgoglioso sorriso, Angioletto i Fedelissimi ti onorano”, è stato srotolato di fronte all’ingresso monumentale dellla Chiesa.
In tanti hanno partecipato al rito funebre, così come tanti erano passati alla camera ardente allestita presso la sede del sindacato in via Manzo.
Al termine della cerimonia, poi, bengala granata hanno salutato il passaggio della bara diretta verso il cimitero.
Fonte LIRATV.com