La nuova Ordinanza che reputo “poco opportuna”, di fatto, elimina – prosegue Lambiase – alcune indispensabili limitazioni alle emissioni sonore, non solo aumentando gli orari delle “manifestazioni musicali e intrattenimenti” al chiuso ed all’aperto, non solo consentendo “musica live anche amplificata” all’esterno dei pubblici esercizi (prima tassativamente vietata), non solo ampliando il periodo delle possibili autorizzazioni (prima consentite dal 30 aprile al 30 settembre, oggi in ogni mese dell’anno!), ma anche estendendo le aree nelle quali è possibile fare musica fino alle 4,00 di notte.
“Gli orari in deroga” fino alle 4,00 di notte erano consentiti esclusivamente all’interno di “stabilimenti balneari nel tratto litoraneo da via Allende fino al fiume Picentino”; oggi la nuova Ordinanza consente di suonare, con “impianti elettroacustici” fino alle 4,00 di notte in qualsiasi “zona del territorio a scarsa densità abitativa”.
La nuova Ordinanza Sindacale ignora e cancella le “premesse” importanti contenute nelle vecchie Ordinanze, che credo sia utile citare per opportuna conoscenza:
….“RILEVATO che le emissioni sonore prodotte dagli impianti elettroacustici utilizzati per lo svolgimento di attività di pubblico spettacolo/trattenimento, nei diversi quartieri della Città, determinano in orario notturno disturbo alla quiete pubblica ed al riposo delle persone;
CONSIDERATO – che la citata circostanza produce situazioni di disagio con possibili ripercussioni per la pubblica incolumità;
…RITENUTO che, a tutela del prevalente interesse pubblico, occorra adottare provvedimenti per il miglioramento delle condizioni generali di vivibilità della Città”… Erano le “sacrosante motivazioni” dalle quali scaturivano giustificate ed equilibrate “restrizioni” alle emissioni sonore, che producevano e continuano a produrre diffuso inquinamento acustico.
La nuova Ordinanza Sindacale, inoltre, ritengo non sia valida né legittima perchè va “oltre” i limiti e le norme contenute nel “Regolamento per la disciplina delle attività rumorose” approvato dopo approfondita discussione dal Consiglio Comunale. Ogni modifica e/o integrazione di tale Regolamento non può essere apportata da una semplice Ordinanza Sindacale, ma è necessario che torni all’attenzione del Consiglio Comunale!
L’ultima questione da segnalare riguarda il “controllo” di normativa ed orari, troppo spesso disattesi: né il Comune né l’ARPAC sono attrezzati per eseguire la “sorveglianza” necessaria!