Matteo Ardemagni subì una grave frattura al braccio sinistro tenendolo fermo per ben 44 giorni. La Salernitana rischiava di dover risarcire il danno. Era stata la stessa Procura di Salerno, in seguito a un referto inviato dall’Inail di Ascoli, a dover aprire un procedimento per far luce su quell’episodio: l’indagine coordinata dal pubblico ministero Roberto Pennasi è chiusa con un’archiviazione.
Di Tacchio, autore del calcio che ha causato la lesione al braccio di Ardemagni, è stato «salvato» dalla scriminante del rischio consentito. Come sancito dalla Cassazione, le lesioni causate in seguito ad uno scontro di gioco non rappresentano reato nell’ambito di un incontro sportivo ufficiale, quando il fallo si verifica durante la fase del gioco e nel rispetto delle regole dello stesso.
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