L’amministrazione comunale ha pubblicato il bando per l’affidamento dei locali terranei dell’immobile settecentesco ad associazioni e operatori che vogliano promuovere attività formative, culturali e sociali.
“Il Palazzo, come da volontà dei donatori, sarà destinato ad attività di alta formazione ma anche di avviamento ai mestieri dell’artigianato, per i giovani e in particolar modo per i disabili – spiega il sindaco Gianfranco Valiante – abbiamo già pubblicato l’Avviso per individuare gli operatori interessati ad organizzare corsi di formazione professionale e comunque attività legate alla cultura e al sociale. Riuscire ad avviare al lavoro artigiano i giovani significa anche progettare lo sviluppo economico, sociale e creativo della città”.
L’immobile, già proprietà della famiglia Santoro per varie generazioni, è della famiglia Cuoco dal 1900. Ristrutturato senza manomissioni o aggiunte dopo il sisma dell’80, conserva nella sua parte più antica le caratteristiche delle vecchie costruzioni del paese, risalenti alla seconda metà del XVII secolo e ormai tutte distrutte o compromesse da interventi successivi.
Nel Palazzo fino a pochi anni fa hanno vissuto, curandone la manutenzione e il restauro, le signorine Margherita e Nina Cuoco che saranno ricordate dall’amministrazione con una targa.