Altre sono nate e non esistevano proprio. C’è però qualcosa che è rimasta immutata, come la voglia e l’adrenalina di organizzare questa gara podistica che collega due perle del Sud Italia: Palinuro e Marina di Camerota. L’associazione Tuttinsieme, attualmente guidata dal presidente Giovanna Attanasio, ha già delle certezze per l’edizione X della Corsa del Mito.
Si partirà sabato 11 maggio 2019 dal porto di Palinuro per attraversare lo scenario mozzafiato della valle del Mingardo solcata dal fiume omonimo. Poi dritti verso l’altro porto, quello di Marina di Camerota, godendo prima dello spettacolo della pineta, della Cala del Cefalo e di località Arconte. Spiagge, anfratti, mare cristallino e paesaggi riconosciuti patrimonio da tutto il mondo.
I podisti conoscono a menadito il percorso, lo hanno affrontato più volte. E tutti gli anni tornano nel Cilento con la voglia matta di affrontare quei 15 chilometri di magia e sano agonismo.
«Quello che una volta era un auspicio, oggi è una realtà – afferma Giovanna Attanasio, presidente dell’associazione Tuttinsieme -. La Corsa del Mito, seconda tappa del circuito “Cilento di Corsa”, oggi alla decima edizione, si è oramai attestata come evento che apre la stagione estiva a Marina di Camerota. Non sono più soltanto podisti che raggiungono la cittadina ma anche accompagnatori, familiari ed amici che grazie alla corsa trascorrono un weekend in maggio.
La nostra gara è cresciuta grazie alla eccellente organizzazione degli amici dell’associazione Tuttinsieme che opera con entusiasmo e serietà in collaborazione con il comune di Camerota, la bellezza dei luoghi che appassiona e incanta chi li percorre, la cura e la sicurezza dei podisti ma soprattutto l’accoglienza, i servizi e le “coccole” riservate a tutti i partecipanti.
Quest’anno sono già tanti i contatti con nuove squadre che ci chiedono di partecipare da regioni anche un po’ lontane dalla nostra, come la Sicilia, la Puglia, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la cosa sorprendente è che ormai consuetudine, insieme all’iscrizione, richiedere offerte turistiche per i podisti ma soprattutto per le famiglie al seguito. Stiamo cercando di mettere su una edizione strepitosa – svela Attanasio – con tanti ospiti e tante sorprese, il senso è sempre lo stesso: portare sempre più in alto il nome del nostro territorio».
«Il ricordo va a quel giorno di dieci anni fa quando insieme a pochi amici e a pochissimi atleti eravamo alla partenza di Palinuro – dice Mario Salvatore Scarpitta, presidente onorario di Tuttinsieme e Sindaco di Camerota – ovviamente con un’organizzazione spartana. Ma non appena finì la prima edizione e capì che avevamo fatto centro, ma se non altro perchè avevamo a disposizione un panorama e un territorio straordinario. I pochi presenti diedero subito un segnale di entusiasmo.
L’altro ricordo indelebile è il giorno prima della gara. Ci recammo a Salerno per conoscere Pietro Mennea e dopo per strada tornai insieme a Pietro che per due ore deliziò le mie orecchie raccontandomi tanti aneddoti che porto sempre nel cuore. Non appena gli mostrammo il percorso disegnato lungo la Palinuro-Marina di Camerota, Menna disse: “Questa diventerà una gara memorabile”».
Pietro Mennea, scomparso a Roma nel 2003, è stato il primo testimonial della prima edizione della Corsa del Mito. Se ne sono succeduti tanti altri nel corso degli anni. Da cantanti a calciatori, da corridori a cestisti: tutti legati da un unico pensiero e cioè quello che la costa del Mito, questo lembo di Cilento tra i più visitati d’Italia, è incredibilmente affascinante. E molti di loro sono tornati negli anni a Marina di Camerota per trascorrere le vacanze. Un po’ come fa ancora adesso Stefano Tacconi, ex calciatore della Juventus e della nazionale rimasto legato a questi posti in modo viscerale.
«La Corsa ha subito una evoluzione incredibile negli ultimi anni – continua Scarpitta – una crescita esponenziale riconosciuta dai critici sportivi, dagli atleti, dalla stampa, dalla federazione e anche dalle organizzazioni di altri eventi podistici nazionali. Ciò che logicamente ci fa gonfiare di più il petto, è il fatto che la cittadinanza ha ormai abbracciato questo evento, lo ha fatto suo, partecipa, accompagna gli atleti lungo tutto il percorso e ne va orgogliosa. La squadra di Tuttinsieme, poi, è stata una pietra miliare della mia vita e una delle più grandi soddisfazioni a livello non professionale ma umano che mi ha aiutato e mi ha formato facendomi conoscere delle persone che per me sono parte integrante della mia vita».