Ora la donna – tramite le avvocatesse Ilaria Napolitano del Foro di Roma ed Annalisa De Angelis del Foro di Ascoli – ha deciso di fare causa al ministero della Giustizia per il risarcimento dei danni dovuti alla mancata trascrizione e alle conseguenti nozze annullate. Il primo matrimonio risale al 1982.
Lui, originario della provincia di Bari, e lei, salernitana, si sposano, molto giovani, dopo un lungo fidanzamento. Dal loro matrimonio sono nati due figli ma dopo anni ed anni di litigi avevano deciso prima di separarsi, poi di divorziare: è il 30 ottobre 2003 quando compaiono davanti al Giudice ed è l’inizio del 2004 quando il Collegio della Prima Sezione del Tribunale Civile di Roma deposita in cancelleria la sentenza di divorzio.
Passano gli anni e la donna si rifà una vita: conosce un uomo di qualche anno più giovane e, dopo diversi anni di convivenza, i due decidono finalmente di sposarsi. Una cerimonia da celebrarsi il giorno 25 aprile 2019 con tanto di ricevimento e location già prenotate e parzialmente pagate dagli interessati.
Ma la sorpresa arriva quando i due promessi sposi si recano all’Ufficio matrimoni per chiedere le pubblicazioni delle nozze: lei risulta ancora sposata. Dai documenti si scopre la verità: la sentenza di divorzio emessa quasi un ventennio prima dal Tribunale di Roma non è mai stata trascritta nei registri dello Stato civile del Comune di Roma e dei Comuni di nascita degli sposi.
Fonte Le Cronache
Commenta