Il lifting dei glutei può essere mortale: ecco le cause
redazione
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Sempre più donne sognano di avere un fondoschiena molto grande. “Brazilian Butt Lift” questa è la tendenza discutibile per la quale le donne accettano di farsi aspirare il grasso in eccesso dai fianchi, dall’addome o dalle cosce per poi iniettarlo nel sedere. Nonostante tutti i rischi noti, l’intervento gode di una grande e sempre crescente popolarità: solamente nell’anno 2017 sono stati effettuati 300.000 lifting dei glutei in tutto il mondo. Di questi interventi, uno su 3.000 ha un esito fatale. Come per esempio nel caso dell’anglosassone della 29enne Leah C. che non soddisfatta delle sue forme naturali, allettata da un’offerta a basso costo, ha preso un volo per Smirne, Turchia, nell’agosto 2018 per sottoporsi all’intervento presso un ospedale locale. È morta poco tempo dopo.Oggi la causa della morte è stata resa pubblica: Leah C. è morta di embolia gassosa: nell’iniettare le cellule adipose precedentemente aspirate e centrifugate, si è andati ad intaccare una vena attraverso la quale le particelle lipidiche sono penetrate nella circolazione sanguigna, ostruendo di conseguenza i rami delle arterie polmonari. Il Dott. Volker Rippmann, specialista in chirurgia plastica ed estetica, conosce bene i rischi di questo intervento. Rippmann lavora nello studio di chirurgia estetica Metropolitan Aesthetics a Berlin Mitte e ha appreso il metodo chirurgico da un medico in Brasile. Alla rivista «Der Spiegel», Rippmann dichiara che i medici non dovrebbero «eseguire interventi di cosiddetta chirurgia leggera» se impreparati. Tutti gli interventi invasivi, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono rischiosi e il numero di medici poco professionali disposti ad eseguirli è elevato. Se comunque si è intenzionati ad andare sotto i ferri, non si dovrebbe lasciarsi fuorviare da titoli come «chirurgo estetico», «dottoressa di medicina estetica» o «dottore di medicina estetica». Questi titoli, infatti, non dicono nulla sulle qualifiche del medico stesso. Molte pazienti non ne sono consapevoli di rischiare la vita per essere belle.