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Economia: 1 e 2 centesimi addio. Scatta l’arrotondamento per difetto

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Sarà inutile protestare: quando al bar, al supermercato, dal fruttivendolo o nel tabacchi vi troverete un ‘resto’ arrotondato per difetto, non prendetevela con l’addetto: non vi sta ‘fregando’. Probabilmente, alle vostre rimostranze, abbasserà l’indice e vi indicherà la locandina affissa proprio vicino alla cassa. Le monete da 1 e 2 centesimi non sono più coniate in Italia, diminuiscono quindi di numero ma non perdono il valore legale.

L’art. 13-quater, aggiunto in sede di conversione in legge del D.L. n. 50/2017 (vedi sotto) ha stabilito – a decorrere dal 1° gennaio 2018 – la sospensione del conio, da parte dell’Italia, di monete metalliche in euro di valore unitario pari a un centesimo e a due centesimi di euro. L’Italia smetterà semplicemente di coniare le monete da 1 e 2 centesimi, senza proibirne la circolazione.

Quali sono i vantaggi?

Si stima che i costi di conio delle monete da 1 centesimo siano stati di 4,5 centesimi; quelli delle monete da 2 centesimi di 5,2 centesimi. Fino al 2013 la Zecca ha fuso “oltre 2,8 miliardi di monete da un centesimo e 2,3 miliardi di monete da 2 cent per un costo complessivo di 245,6 milioni di euro”. Senza conio si risparmiano circa 20 milioni ogni anno. Soldi destinati al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato.

Fonte Ladenuncia.it

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