Atteggiamento iniziale da trasferta con i due Anderson dietro un impalpabile Jallow. Sanniti quadrati ma non scintillanti. Pericolosi con Coda e Insigne, punteros che mancano alla squadra di casa. Nella ripresa dopo il rocambolesco vantaggio sannita Gregucci manda in campo la qualità di Rosina, Di Gennaro e Calaiò. Proprio l’arciere all’80’ trova il primo tiro nella porta di Montipò che si insacca pure nell’angolino ma purtroppo è fuorigioco anche se dubbio. Poco, molto poco. Finisce male, molto male. La società si dice aperta ad un confronto con la tifoseria. In dubbio a questo punto che i supporters granata abbiano anche la voglia e la forza di parlare.
Salernitana-Benevento dunque è il match valido per l’anticipo della 23esima giornata di Serie B. Allo stadio Arechi di Salerno si affrontano per il derby campano due compagini che a fasi alterne ben stanno figurando nel campionato cadetto distanziate di sole 5 lunghezze l’una dall’altra.
Il Benevento con 33 punti naviga in piena zona playoff a 6 soli punti di distanza dalla capolista Brescia ma con una partita in meno, mentre la Salernitana con i suoi 28 punti vuole compiere quel passo che le permetterebbe di entrare tra le prime 8. Ma in casa granata gli ultimi altalenanti risultati e un calciomercato secondo la piazza incompleto hanno lesionato ancor di più il già delicato rapporto tra società e tifoseria che in questa settimana sono andati avanti a colpi di comunicati stampa, tensioni e polemiche.
La partita. Mister Gregucci non stravolge modulo e uomini puntando sullo schema tipico delle ultime settimane. Al posto di Vitale ceduto al Verona ecco l’ex sannita Lopez all’esordio proprio contro le streghe. In difesa fiducia a Migliorini con Perticone e Gigliotti a supporto. Mediana muscolare con Minala e Di Tacchio, Casasola schierato esterno destro. In avanti Jallow appoggiato dai due Anderson. In panchina nomi da lusso per la B: Rosina, Bernardini, Di Gennaro e l’ultimo arrivato e attesissimo Calaiò.
Il Benevento di Bucchi scortato da un cospicuo numero di tifosi si presenta all’Arechi con il classico 3-5-2. Dinanzi a Montipò ecco Volta, Antei e Caldirola. Mediana con Letizia, Del Pinto Crisetig, Buonaiuto e l’altro ex Improta. In avanti Roberto Insigne e Massimo Coda. In panchina l’altro ex Tuia con Gori e l’espertissimo Maggio castigatore del poker dell’andata. Arbitra Abbattista di Molfetta.
LA PARTITA
Serata umida ma non di freddo pungente all’Arechi. Ma il ‘gelo’ tra società e tifoseria tengono lontani in tanti per il derby contro il Benevento. Poco meno di 10 mila i supporters sugli spalti con 1500 ospiti giunti dal Sannio. Tutto tranquillo sotto il profilo dell’ordine pubblico. Parte in attacco il Benevento senza assoluti timori reverenziali. Primo pericolo al 10’: Insigne innesca Improta, il diagonale dell’ex termina fuori. Rispondono i granata con un colpo di testa alto di Casasola. A metà primo tempo giallo per Coda. Dopo una bella triangolazione tra i due Anderson è il sannita Buonaiuto a sfiorare il vantaggio, Micai si rifugia in corner. Anche Lopez sul taccuino di Abbattista. Al 26’ sempre ospiti pericolosi con colpo di testa di Coda di poco out. Al 38’ fallo da dietro di Minala su Coda: ammonizione e punizione pericolosa per gli ospiti. Batte lo stesso Coda, respinta barriera e gran destro di Letizia deviato fuori. Non accade più nulla di rilevante. Finisce un tattico e intenso primo tempo.
SECONDO TEMPO
Nessun cambio per le due formazioni. Al quarto minuto errore di Micai in uscita su un cross di Insigne: il portiere smanaccia male la sfera che con uno strano effetto si insacca nella propria porta. Sanniti in vantaggio all’Arechi. Gregucci inserisce Rosina per Perticone, Casasola scala in difesa. Improta ci prova dalla distanza, Migliorini ribatte in corner sfiorando un’altra autorete. Al 17’ in contrpiede Coda sciupa il raddoppio, decisivo nella circostanza Micai. Dopo la rottura della bandierina del corner i granata cercano di rientrare in partita. Ma è il Benevento pericoloso in contropiede, Di Tacchio salva capre e cavoli. Ammonito intanto Volta mentre entra Di Gennaro nella Salernitana al posto di Minala. Gregucci gioca il tutto per tutto inserendo Calaiò all’esordio in maglia granata al posto di Andrè Anderson. Bucchi inserisce Viola per Del Pinto. Proprio l’arciere ha la palla buona che deposita in rete ma è fermato dall’offside. Nei sanniti esce Caldirola ed entra l’altro ex granata Tuia oltre Armenteros per Coda. Dopo cinque minuti di recupero finisce cosi. Dopo il Pescara e il Lecce anche il Benevento sbanca l’Arechi. Ora i granata farebbero bene a iniziare a guardarsi alle spalle.
TABELLINO SALERNITANA-BENEVENTO 0-1
SALERNITANA (3-4-2-1): Micai; Perticone (12’ st Rosina), Migliorini, Gigliotti; Casasola, Minala (31’ st Di Gennaro), Di Tacchio, Lopez; D.Anderson, A.Anderson (34’ st Calaiò); Jallow. A disp: Vannucchi, Pucino, Bernardini, Mantovani, Vuletich, Memolla, Schiavi, Orlando, Mazzarani. All. Angelo Gregucci
BENEVENTO (3-5-2): Montipò; Volta, Antei, Caldirola (40’ st Tuia); Letizia, Del Pinto (35’ st Viola), Crisetig, Buonaiuto, Improta; Insigne, Coda (42’ st Armenteros). A disp: Gori, Zagari, Di Chiara, Tello, Maggio, Gyamfy, Goddard, Ricci, Asencio. All. Christian Bucchi
ARBITRO: Sig. Eugenio Abbattista di Molfetta (Cipressa/Colarossi) IV uomo: Cosso
NOTE. Marcatori: 4’ st aut. Micai (B); Ammoniti: Lopez, Minala (S), Coda, Volta (B); Angoli: 9-6; Recupero: 0’ pt – 6’ st; Spettatori: 9795.
BENISSIMOOOOO…..AVANTI COSI !!! ???
Una partita inguardabile, una squadra da serie C, senza un minimo di gioco, vergogna. Ho capito perché Colantuono si è dimesso. Meritiamo di retrocedere e forse lo spero perché non si può più vedere questa squadra è questa società. Basta con Fabiano.
Mandate via gregucci non capisce nulla giocare in quel modo senza una punta di ruolo è solo sinonimo di ignoranza calcistica era scarso da allenatore vergognati vai via portati anche i Anderson raccomandati
Che dire…
Se vi chiedete cos’è oggi la Salernitana???
Beh!!! La risposta è a fine gara col Benevento.
Dalle immagini televisive si vede un piccolo raccattapalle, presunto calciatore del settore giovanile della salernitana che va a chiedere ed ottiene il pantaloncino della squadra rivale che vince e porta via 3 punti da Salerno.
A notar bene poi si scopre che il giovane talentuoso non è altro che il figlio di un-a assessore del comune di Pontecagnano.
Cose mai viste a Salerno.
Mi dite voi a che punto siamo arrivati????
Non abbiamo più dignità, passione, legami con questi colori;
Non c’è più storia ne amore….
Ecco, questo oggi la Società ci ha lasciato e questo ci meritiamo.
E poi ci dite che nelle vostre vene scorre sangue SALERNITANO!!!!!
Vergogna vergogna vergogna
Fabiani si sta vendendo belle partite a quanto pare. Basta vedere il gol di stasera….
Che peccato…
I primi che si meritano questa societa’ sono i magici ruttas della Curva Sud circo equestre…”abbacchiati”cn Fabiani e maiali romani vari…in poche parole la curva è lo specchio di società ridicoli entrambi …ma qualcosa in più la curva molto di più! E manco se ne vanno da quella balaustra sti ridocoli
Squadra con poca voglia e senza idee. Mah… Il Benevento, come tante, una buona squadra ma niente di particolare.
Bisogna lottareeee!! Qui non siamo mica al campetto della Pro cacca-vese. Voglio giocatori che danno l”anima. Unica piccolissima nota lieta stasera, perlomeno non ha segnato o” frat sciem r’ insigne…. :-))
Dai così…che è serie A. Grandissimi mi gate stare bene
Pisciaiuoooo..la serie C e’ vicina!!!
Cavese ultras vi dice, stateve a’ casa!!!?
cavajuolo…. tien i pali.. arret!
bravo il .portiere, potrebbe andare a scollettare annanz a chies!
viva la salernimagna!!! lotaito festeggia!!!