Le accuse nei loro confronti sono state favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed omicidio colposo, anche se in misura minore rispetto a quelli contestati inizialmente.
Infatti non tutti e 26 i decessi sono stati ricondotti ai due scafisti. Diverse le giovani che persero la vita, tutte ragazze o giovani donne dai 14 ai 20 anni. Solo per 5 dei decessi è infatti stato possibile ricostruire le dinamiche.
Gli esami autoptici sui loro corpi e i racconti di chi aveva vissuto con loro la prigionia in Libia in attesa della partenza, ha raccontato di inaudite violenze. Violenze che qualcuna di loro ha portato con se nella propria tomba, come quel feto che portava in grembo e che era frutto di un abuso sessuale subito.