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Balli a Il Mattino: «Errore Micai? A Salerno ha pianto anche Zenga»

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«Nel ’97 contro il Bari fui protagonista di un’uscita a farfalle. Con l’aiuto del club mi risollevai. Alessandro è coraggioso, ora deve restare ‘collegato’». Lo dice a Il Mattino, oggi in edicola, l’ex portiere della Salernitana Daniele Balli commentando la papera commessa da Micai che ha consentito al Benevento di espugnare l’Arechi.

Balli commento quanto accaduto al 4’ del secondo tempo: «Uscita perfetta, nei tempi e nei modi. Ha sbagliato, invece, il gesto tecnico. La respinta scomposta è conseguenza del momentaccio: lui è diventato un portiere elettrico quanto la squadra e l’ambiente. C’è pressione, c’è delusione, si avverte una cappa di negatività: tutto finisce nel calderone della partita e alimenta uno stato d’animo. Micai, coinvolto insieme agli altri, fa un errore e si nota di più».

Poi Balli racconta un incidente simile a quello capitato a Micai: «In Coppa Italia – agosto ’97 contro il Bari – arrivò un cross, feci l’uscita ma a farfalle e Ingesson ci punì. Giù fischi e critiche. Provai le stesse sensazioni di Micai, sotto la curva: occhi puntati addosso, cinquemila tifosi, stavo male. Come ne venni fuori? Ero a Paestum, triste e mortificato. Mi telefonò Aliberti e mi disse che a Salerno aveva pianto anche Zenga da ragazzo».

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