Il provvedimento di aggravamento della sua posizione scaturisce a seguito dei controlli da parte dei militari che hanno appurato che in più occasioni la donna aveva trasgredito le prescrizioni inerenti la precedente misura cautelare, ricevendo in casa persone non autorizzate.
Le indagini, condotte dai Carabinieri della stazione di Tramonti, coordinata dal comandante Giorgio Covato, col supporto del Servizio Sociale Comunale e del Centro Servizi per la Famiglia Cava de’ Tirreni-Costiera Amalfitana, hanno avuto inizio nel 2017. A seguito di quella segnalazione di maltrattamento, i Militari hanno consentito di accertare gli abusi sessuali, consumati tra le mura della casa “degli orrori” di Tramonti. Le prime segnalazioni al Tribunale dei Minori che hanno fatto scattare immediatamente l’allontanamento delle due sorelline, portate in una località segreta e protetta, con la loro condizione di violenza e soprusi subiti che è stata elaborata dai Carabinieri del Comando di Salerno. A compiere le violenze, oltre ai genitori della vittima minorenne, anche il fratellastro e la coniuge di quest’ultimo.
E’ emerso, inoltre, lo stato di abbandono materiale e morale in cui versava la povera ragazzina di 10 anni, non nutrita adeguatamente, percossa per futili motivi e costretta a pulire la casa e a badare alla sorellina. Tutti sono finiti agli arresti domiciliari, ad eccezione del padre della vittima, 67enne trapiantato a Tramonti, che è stato condotto in carcere a Fuorni.
Fonte Il Vescovado
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