L’indagine, condotta da Guardia di Finanza e Carabinieri di Salerno e coordinata dalla Dda, ha messo in luce per il Procuratore Vicario Luca Masini: “una realtà inquietante. La Procura della Repubblica ha impiegato risorse importanti, utilizzando Polizia Giudiziaria altamente qualificata – precisa Masini che continua – c’è stato un episodio corruttivo gravissimo”. Il procuratore vicario ha poi spiegato come i preziosi, che sarebbero stati usati per corrompere il direttore dell’agenzia delle entrate, siano stati ritrovati proprio nell’abitazione dell’imputato.
“Sono contestati nel capo d’accusa e confermati anche nelle ordinanze di custodia cautelare – spiega Masini – le indagini documentano la dazione materiale di un braccialetto di diamanti che è stato poi rinvenuto e sequestrato nell’abitazione del direttore e la dazione di un orologio di pregio”.