In programma, per la 27ª giornata del girone A di Serie C, la sfida tra i padroni di casa piemontesi e il Pro Piacenza. Match che si è giocato nonostante la squadra emiliana si fosse presentata in campo con soli sette giocatori, diventati otto grazie all’innesto dello sconosciuto Isufi. In realtà, tutta la squadra assemblata con la forza della disperazione dal presidente Pannella per evitare l’esclusione dal campionato era composta da ragazzini, nati tutti quanti tra il 2000 e il 2002. Impietoso il risultato finale: 20-0.
Un pasticcio, una farsa cominciata un’ora prima del calcio d’inizio. Quando a Cuneo è arrivato un pulmino con 15 ragazzini. Non tutti, però, hanno potuto indossare la gloriosa maglia del Pro, che nell’agosto 2018 aveva perso solo 1-0 la prestigiosa amichevole contro il Milan di Gattuso. Da allora, infatti, una serie di difficoltà economiche hanno contribuito alla crisi societaria della squadra emiliana, giunta a un passo dall’esclusione dal campionato che sarebbe scattata oggi in caso di quarta sconfitta consecutiva a tavolino.
“Bisogna giocare a tutti i costi”, ha pensato il presidente Pennella. Che, in Piemonte, ha mandato una quindicina di ragazzini. Di loro, però, solo sette avevano i documenti a posto. Un ottavo, Isufi, si era dimenticato a casa la carta d’identità, ma a metà ripresa l’arbitro Repace, di concerto con il delegato federale, gli ha consentito di scendere in campo. Mentre un altro ragazzo, Cirigliano, oltre a indossare la fascia di capitano è stato segnato in distinta come allenatore, dal momento che non si può giocare senza un mister in panchina.
Alla fine, anche se in ritardo di 45 minuti rispetto all’orario stabilito dalla Lega di Serie C, la partita è iniziata. Il primo tempo è terminato 16-0. Nella ripresa, invece, il Cuneo ha tolto il piede dall’acceleratore segnando “solo” quattro gol. Risultato finale: 20-0. Batosta nonostante la quale il Pro Piacenza, in attesa di risolvere le pendenze economiche con i suoi giocatori, ha raggiunto il suo obiettivo di proseguire il suo campionato. Ma ha perso la faccia di fronte a tutto il calcio italiano.
E a un gruppo di ragazzini costretti ad un’umiliazione pubblica che nemmeno il genio di Paolo Villaggio, con il suo Fantozzi, avrebbe potuto immaginare. Anzi, citando una famosa scena della saga del ragioniere, si può dire che oggi al Cuneo sia mancato soltanto il gol di Zoff di testa su calcio d’angolo
Fonte IlGiornale.it