I carabinieri grazie alle testimonianze delle accusatrici sono riusciti a ripercorrere alcune violenze nei confronti dei piccoli ospiti del nido. Da strattonamenti anche molto violenti fino all’obbligo di mangiare, con tanto di chiusura del naso per immettere il cibo a forza nelle loro bocche.
L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Silvia Benetti, è partita grazie alle accuse di due madri, preoccupate per l’atteggiamento agitato dei loro figli una volta tornati a casa. I bimbi mostravano anche problemi ad addormentarsi e si svegliavano spesso durante la notte. Il blitz dei militari è scattato quando la 52enne ha messo una bambina nel passeggino, lasciandola al freddo sul terrazzo. Ad accorgersi del terribile gesto sono stati dei passanti attirati dai pianti della piccola e dalle urla della donna. Le persone hanno subito avvertito i carabinieri su quanto stesse accadendo in quell’appartamento.
La donna è stata inchiodata dalle immagini delle telecamere che i militari avevano installato a sua insaputa. Una volta fermata è stata portata nel carcere di Sollicciano a Firenze, e poi dopo che il gip Alessandro Buccino Grimaldi ha convalidato il fermo, alla donna sono stati messi gli arresti domiciliari. I carabinieri hanno perquisito l’intera abitazione, trovando al suo interno una fascia elastica in materiale sintetico, usata probabilmente per legare i bambini e impedirne qualsiasi movimento. Ulteriori indagini sono attualmente in corso per verificare se il nido avesse realmente le autorizzazioni amministrative necessarie.
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