Precisando che tale affissione sui pali della luce non è consentita – si legge – e che non è possibile attaccare i fogli sulle pareti dei condomini o degli edifici pubblici poiché diversamente si risponde del reato di danneggiamento o di deturpamento di immobili, vorrei anche ribadire che il codice della strada infatti vieta la collocazione sulla sede stradale, sulle sue pertinenze, o in prossimità di essa (come sul marciapiede) di insegne, cartelli e manifesti a condizione però che siano visibili dalle auto transitanti sulle strade.
Spetta all’ente proprietario della strada, ossia il Comune, la valutazione del maggiore o minore impatto di ogni messaggio pubblicitario sull’attenzione dei conducenti. Per ciò è necessaria la previa autorizzazione alla collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari lungo le strade, i marciapiedi o in vista di esse. Se non viene presentata la richiesta di autorizzazione, scattano le sanzioni amministrative (non penali): si tratta di una sanzione pecuniaria pari a 422,00 euro e fino a 1.697 euro.
Poiché è palese che tale affissione è abusiva, si chiede alla polizia municipale, tra l’altro intenta in queste ore proprio sulla suddetta via al controllo della viabilità a causa del rifacimento delle strisce pedonali da parte del personale dell’ufficio tecnico del Comune, di rimuovere immediatamente tali manifesti non solo abusivi ma anche lesivi dell’immagine di un comune sensibile alla tutela degli animali.
Entrando poi nel merito dell’immagine proposta dal manifesto, e cioè di un povero elefante costretto a sedersi su uno sgabello a danno della sua conformazione fisica e naturale indole, mi domando come possa mai tollerare il nostro sindaco una così offensiva pubblicità?