E la stessa linea negativa prevale durante l’accertamento di morte in rianimazione, quando spetta cioè ai familiari pronunciarsi per il proprio congiunto: il 41,8 per cento nega il consenso. Così si spiega, in parte, l’enorme differenza tra il numero di trapianti eseguiti nelle regioni centro-settentrionali e nel Sud.
Lo scrive Il Mattino che pubblica anche i dati: nel 2018, ci sono stati 1.680 donatori e 3.718 trapianti. In particolare, Torino ha effettuato 168 interventi di rene, Padova 120, Verona 97, mentre Salerno 35 e il Policlinico della Federico II 33.
Quanto alle dichiarazioni di volontà per la donazione di organi, la Rete nazionale ne ha raccolte quasi 4 milioni e mezzo. E, tra i cittadini che hanno comunicato la loro volontà, il 18,9 per cento ha notificato un’opposizione. Il 45,7 in Campania.
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