Per capire meglio la proposta occorre scoprire cosa dice testualmente l’emendamento M5S alla Legge di Bilancio 2019 sulla materia. Nella quale si introduce il comma 57-bis, dopo il comma 57, aggiungendo la seguente novità relativamente all’articolo 18 del regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, poi diventato Legge n. 880/1938 e successive modificazioni.
“A decorrere dall’anno 2019, sono altresì esenti dal pagamento del canone i soggetti con disabilità riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nonché i titolari di abbonamento nel cui nucleo familiare è presente un soggetto fiscalmente a carico con disabilità riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104. La richiesta di esenzione, unitamente al verbale di riconoscimento della grave disabilità, è inoltrata all’Agenzia delle Entrate, per mezzo di posta elettronica certificata, dalle associazioni di categoria che ne hanno la rappresentanza e la tutela”.
Sintetizzando quanto sopra riportato, quindi, l’esenzione dal pagamento del canone Rai non riguarderebbe tutti i soggetti con disabilità, ma solo quelli con handicap in situazione di gravità. Ovvero corrispondenti al profilo descritto nell’articolo 3, comma 3, della Legge 104/92. Nonché alle famiglie che hanno fiscalmente a carico i soggetti corrispondenti al medesimo profilo.
Per il momento non resta altro da fare che attendere che l’emendamento sia approvato e dunque venga ufficializzata l’esenzione. Seguiranno perciò importanti aggiornamenti a riguardo. (Il24.it)
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