Tale regolamentazione diversa per ogni regione, crea solo confusione ed enormi difficoltà per le coppie che non capiscono dove poter rivolgersi, quali costi sostenere, se in regime privato o pubblico, fino a che eta’ e’ possibile effettuare le tecniche in convenzione e per quale motivo la residenza o l’eta’ discrimini i trattamenti. Questo disorientamento fa si’ che l’offerta sia concentrata solo in alcune regioni, e molto spesso ancora oggi, spinge le coppie a scegliere altre nazioni per avere un figlio.
La Federlab PMA non e’ contraria al regionalismo, ma chiede che le scelte in merito alla PMA vengano fatte interpellando chi se ne occupa quotidianamente. Per cui la Federlab PMA sottofirma il documento presentato a Roma dai dieci Ordini delle professioni sanitarie e chiede di essere chiamata in causa per mettere finalmente ordine nella gia’ confusionaria situazione della PMA”. Lo dichiara in una nota Alfonso Maria Irollo, delegato campano e vicepresidente FederLab PMA Italia.