“Questo sistema delinquenziale permette ai disonesti di fare affari d’oro. Nel servizio si parla di 300 euro per ottenere la dimissione in vita di una persona già deceduta. Da quello che ci risulta il prezzario sarebbe anche più alto con picchi di 1000 euro. Basta un calcolo rapido per avere la contezza delle centinaia di migliaia di euro generate ogni anno da questo traffico disgustoso. Un fiume di denaro illecito che riempie le tasche di quei pochi disonesti che mortificano l’impagabile lavoro della stragrande maggioranza dei volontari in servizio sulle ambulanze e del personale che opera negli ospedali”.
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