I fatti risalgono al 2014 e si riferivano al decesso di un uomo trasferito d’urgenza dall’ospedale di Eboli per un improvviso aneurisma dell’aorta. Visitato a Eboli in regime di pronto soccorso, a seguito della consulenza ortopedica il medico G-P. aveva evidenziato una “lombalgia acuta di probabile origine discale” a carico del paziente il quale, dimesso dall’ospedale ebolitano, vi fece ritorno appena 3 giorni dopo per una “sincope” poi sfociata nella patologia vascolare.
Secondo la tesi dei due difensori, poi accolta dal Tribunale, non vi è stata alcuna condotta negligente da parte dei sanitari che ebbero i cura l’uomo in quanto i due episodi clinici erano lontani l’uno dall’altro e, comunque, non collegabili dal momento che, seppure fosse stato già in atto in quei momenti un principio di aneurisma, il paziente non ebbe problemi clinici e dolore tali da indirizzare l’ortopedico verso una diagnosi di carattere internistico e non solo di tipo articolare.