Il giudice ha in pratica, riconosciuto il diritto di un consumatore della Provincia di Salerno ad ottenere il rimborso di 5mila euro a titolo di interessi non dovuti e pagati negli anni dal 2005 al 2008 in applicazione di un tasso di interesse (Euribor) “taroccato”.
Nello specifico il giudice salernitano prendendo atto della decisione della commissione europea antitrast del 4 dicembre 2013 che ha accertato un “cartello” tra alcune banche europee volto alla “manipolazione del tasso Euribor nelperiodo 2005/2008 ha condannato la banca a restituire il maltolto.
“La sentenza del giudice di Pace di Buccino, spiegano in una nota i legali, si pone come particolarmente interessante ed innovativa in quanto, attraverso un iter argomentativo logico e coerente, perviene alla condanna di una banca che, in realtà, non ha partecipato direttamente alla “truffa” ma che comunque ha utilizzato quel paramentro “manipolato” il cui accertamento (della Commissione Europea) non può essere disconosciuto e non applicato anche d’ufficio essendo norma privilegiata.
Per effetto della condotta gravemente violativa dell’articolo 101 del trattato europeo, nonchè quindi dell’articolo 2 legge 287, ne deriva l’ivalidità della determina zione di quel tasso di riferimento direttamente utilizzato dalle parti e da tutti gli istituti di credito dell’Unione Europea.
Il punto non è se l’Eibor era troppo alto, ma semplicemente che era taroccato e, quindi inapplicabile. Le famiglie che hanno utilizzato o pagato rate di un mutuo variabile in cui l’Euribor era preso come parametro devono essere risarcite. In Italia sarebbero in questa situazione circa 2 milioni e mezzo di clienti.
Ma il caso riguarda anche le imprese. Purtroppo, abbiamo assistito in questi anni a mutuatori che per effetto della manipolazione dei tassi di interesse si sono trovati in grave crisi ora è giusto che le banche restituiscano il maltolto e, grazie alla sentenza ottenuta si aprono nuovi scenari per la tutela dei consumatori onde ottenere il giusto risarcimento”.
Fonte Le Cronache