L’operazione “Hyppocampus”
Il provvedimento custodiale in argomento scaturisce da una mirata e prolungata attività investigativa, compendiata nell’operazione “Hyppocampus” e conclusa il 13 settembre 2018 con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Salerno nei confronti di 14 indagati (11 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsione e usura commessi con l’aggravante del metodo mafioso, nonché associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti.
Avverso tale ordinanza, i destinatari dell’odierno provvediemnto avevano presentato ricorso al locale Tribunale-Sezione del Riesame, che lo aveva parzialmente accolto, riqualificando, in particolare, il reato di associazione di tipo mafioso, ricompreso nella commissione delle diverse fattispecie di reato cui il sodalizio criminale – diretto, promosso e organizzato da Zullo Dante – era dedito.
La successiva impugnazione della decisione del Riesame da parte della Procura della Repubblica-DDA di Salerno presso la Corte di Cassazione ha portato, il 14 gennaio scorso, all’annullamento con rinvio dell’ordinanza emessa dalla Sezione del Riesame del Tribunale di Salerno.
In data odierna, la stessa Sezione del Riesame ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare, eseguita dalla Sezione Operativa della DIA di Salerno, in cui tutti gli 8destinatari vengono ritenuti responsabili del reato di associazione di tipo mafioso.