Secondo il quotidiano “Il Mattino”, durante una riunione con madrine e padrini dei futuri cresimandi, il parroco l’avrebbe chiamata in disparte e le avrebbe vietato di svolgere il suo ruolo.
Naturale la reazione sdegnata della donna: «Il prete mi ha detto che io non posso ricoprire questo ruolo essendo convivente (anche se non mi sono mai sposata e per la mia malattia oncologica non ho potuto avere mai figli), mi ha trattato come una poco di buono, sono stata umiliata come donna e come cristiana».
Fonte: Il Mattino
Dite a questo prete—allo stesso modo di come un prete che si macchia del reato di abuso sui minori poi va all’altare a celebrare la messa…ne’ piu’ ne’ meno. Ipocriti del cavolo.
chi ha fede può continuare ad averla senza sacramenti e senza frequentare la chiesa.
Spesso chi non fede frequenta e celebra.
Quanta poca conoscenza ….la situazione pubblica di peccato è oggettiva e pertanto non è la decisione del prete ma suo preciso dovere. Se poi non concordate allora leggete il Vangelo le parole di Gesù sul matrimonio e concubinato. E se non ve ne frega niente della Chiesa perché vi interessate?
Infine non tutti i preti sono pedofili ( e già questo fatto di tirare in ballo sempre questa storia la dice lunga ancora una volta)….E se il prete in questione lo fosse ( ma non mi risulta che lo sia ..anzi) allora sarebbe giusto che si allontanasse dal sacerdozio pubblico (altro che questa questione in oggetto) come vuole anche la Chiesa di Gesù Cristo.
Attenti che non tutti i credenti sono ignoranti e creduloni…ci sta anche chi vive seriamente ciò in cui crede ed è severo prima verso se stesso. Ma ripeto non confondiamo i nostri pareri con la dottrina bimillenaria della Chiesa voluta da Gesù ( E le Sue stesse parole contenute nei Vangeli).