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Turismo: l’Abbac Campania chiede piano strategico per avvio stagione

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Turismo in Campania, i tanti voli low cost non bastano, occorre una task force per non farsi trovare impreparati all’avvio della stagione. Con la fine della destabilizzazione in alcuni Paesi Mediterranei, la sfida con altri territori si è fatta  più agguerrita. Sono migliaia le famiglie ed imprese  che puntano su turismo per garantirsi reddito ed offrono economia sui territori ma spesso sono lasciati soli.

Occorrono migliore organizzazione e sinergia tra le istituzioni e gli operatori, sicurezza,  servizi e infrastrutture – è quanto afferma Agostino Ingenito, coordinatore nazionale extralberghiero Abbac – Ancora una volta avviamo la stagione turistica con le problematiche di sempre. Nulla si sa in merito a scelte che come al solito non vengono fatte per i trasporti e la mobilità sostenibile, con il rischio del tradizionale sovraffollamento e traffico in tilt in Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina, area flegrea, isole del Golfo, né si risolvono in via preventiva le vecchie modalità di mancati accordi sindacali per i trasporti nei periodi festivi e di maggiore afflusso.

Restano ancora senza risposte le istanze presentate puntualmente ogni anno circa il trasporto da e per le isole e la navigazione del golfo, come pure non pare non sia riuscita sinora la sincronizzazione tra i diversi enti ed autonomie culturali per programmare anzitempo pacchetti collegati a mostre ed eventi che non possono essere resi noti a poche settimane dall’avvio.

Tutta ancora da decifrare la gestione organizzativa regionale che non ha ancora risolto gli annosi problemi strutturali come la vicenda degli ex ept e apt, infopoint e chiarezze di ruoli e competenze, malgrado i timidi segnali della nuova agenzia regionale del turismo. Mentre la promozione turistica sembra aver il medesimo canovaccio di presenza in fiere internazionali di settore ma con poca autentica strategia promozionale e di rete.

Intanto il turismo cambia come i suoi flussi, con target sempre più variegati e con esigenze diverse. Il nostro settore extralberghiero registra trend in ascesa, ma aumenta la concorrenza sleale di chi esercita in forma abusiva e sprezzante delle regole, e i viaggiatori sono sempre più in balia di microcriminalità e poca sicurezza percepita anche ai varchi di aeroporto, porti e stazioni ferroviarie. Occorre procedere ad una rapida ricognizione delle tante storture e di condividere un tavolo permanente per affrontare metodologicamente diverse tematiche che sono interconnesse fra loro.

“Sono mesi che chiediamo una task force per i trasporti e la mobilità, le aziende municipali e regionali non riescono a risolvere annose questioni come l’aumento di corse e servizi alle stazioni. E  seppur siamo riusciti, svolgendo un’azione di mediazione tra Eav e Comuni ad ottenere un’estensione oraria delle corse serali da e per la Penisola Sorrentina ma resta la mancanza di strutture intermodali in grado di convogliare e gestire flussi di veicoli e persone. La Campania vola nelle tendenze dei viaggiatori,  con flussi sempre più crescenti, anche se cala la qualità e la spesa turistica complessiva pro capite.

Non mancano tuttavia casi di successo con turismo di lusso ed  esempi virtuosi – continua Ingenito – Tuttavia sopratutto per la qualità dell’esperienza di viaggio, non è più possibile  fare appello ad ordinanze delle Prefetture per esempio su mancate scelte strategiche e sostenibili dei Comuni siti Unesco come la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina  e le isole che non garantiscono equilibri e sostenibilità delle presenze o affrontare il sovraffollamento del centro storico di Napoli o dei mancati approdi ai porti minori della Costa del Vesuvio che garantirebbero un migliore deflusso in periodo stagionale.

Non servono azioni spot o tampone ma occorre ormai un piano strategico complessivo sul turismo nella nostra regione per cogliere tutte le opportunità che le ottimistiche previsioni mondiali ci offrano seppur in un numero minore rispetto alle potenzialità di altri territori più organizzati. Le diverse competenze statali, regionali e locali non consentono di garantire piena fruizione anche di luoghi meravigliosi e spesso privi di un supporto adeguato di informazione.

L’auspicio è che siano raccolte le nostre proposte che non sono alimentate da un’inutile esigenza di polemiche di cui non se ne sente la necessità ma con l’obiettivo di costruire sinergie che non possono prescindere da organizzazione e azioni strutturali per affrontare tra gli altri i problemi del ripascimento e la gestione delle spiagge e l’inquinamento delle aree marine come della percezione di pulizia e decoro, come pure delle normative urbanistiche e regole sanitarie condivise e non oggetto di contenziosi.

Servono fra l’altro iniziative concrete e non episodiche per valorizzare i tanti territori delle aree interne, spesso scrigni preziosi ma non conosciuti e non facilmente raggiungibili. La nostra Regione ha eccezionali siti culturali e naturalistici ma il turismo che è sempre più una risorsa economica rilevante, va tutelato e sostenuto per evitare la fuga dei giovani spesso costretti a lavori saltuari e non regolari e con uno scarso sostegno verso start up ed innovazione.

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