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Vendeva la figlia per pochi euro, condanna confermata

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Niente Appello per la 32enne di Pontecagnano arrestata nel gennaio 2017 per aver costretto la figlia, appena 13enne, ad intrattenere rapporti sessuali per pochi spiccioli con un 83enne.

La condanna è stata confermata senza affrontare il processo di secondo grado. Lo scrive Il Mattino oggi in edicola.  Il ricorso a carico della donna doveva discutersi venerdì ma l’appello è stato respinto. Ora la 32enne – difesa dall’avvocato Saverio Sapia – potrà ancora ricorrere in Cassazione dove proverà a dimostrare che la sua condotta non era finalizzata al tentativo di indurre la figlia alla prostituzione ma era un modo per «raggirare» l’anziano cliente «solo al fine di sottrargli danaro anche di esigui importi».

 

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