I gravissimi fatti risalgono al gennaio 2014 sul litorale di Campolongo quando i due Positanesi furono arresati dai Carabinieri per aver sedato, rapinato e tenuto sotto sequestro per una notte intera, in una mansarda di Bellizzi, una prostituta dell’est Europa, costringendola sotto la minaccia di morte e legata da delle fascette di plastica a ripetuti atti sessuali.
A far scattare l’allarme fu un’altra romena che si prostituiva con la vittima e che si preoccupò del tempo troppo lungo impiegato dalla ragazza con il cliente, chiamando i Carabinieri e riuscendole così a salvarle la vita.
I due imputati sono quindi stati condannati alla pena rispettivamente di 12 anni (R.G.) e 7 anni (M.S). Rintracciati all’alba dai Carabinieri di Positano ed Amalfi nelle loro rispettive abitazioni, sono stati tradotti in caserma per le formalità di rito e poi presso la Casa circondariale di Salerno Fuorni.