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Donazioni all’ospedale di Salerno, il “Progetto sangue” fermo da gennaio

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“Su quanto sta accadendo all’ospedale di Salerno sul “Progetto Sangue” chiederò ai parlamentari dell’Udc di portare il caso all’attenzione del ministro della Salute, Giulia Grillo”. Così Mario Polichetti, responsabile nazionale per la sanità dell’Udc è intervenuto sulla vicenda che si è venuta a registrare all’interno del presidio ospedaliero dell’Azienda universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona.

“Sul costo di circa 60 euro per ogni sacca di sangue fornita dalle Onlus va fatta chiarezza. Serve capire anche perché il servizio di donazioni è fermo la domenica, quando in tanti potrebbero recarsi in ospedale.

L’obiettivo deve essere ridurre fortemente la cronica carenza di sangue a Salerno e non creare un business che ha tanti lati oscuri”. Per Polichetti deve essere direttamente il ministero della Salute a individuare i responsabili di quanto accaduto. “Da gennaio il progetto è fermo. Vogliamo capire perché nonostante le dichiarazioni di tutti non c’è stata una proroga ufficiale. Per una sacca di plasma si arriva a spendere 80 euro e lo stesso costo si paga pure per globuli rossi.

Il ministro Grillo deve dare una risposta ai cittadini: perché un ospedale che risparmiava mezzo milione con un progetto ben strutturato ora non lo ha rinnovato? Salerno è un’eccellenza della sanità italiana e non può portarsi dietro discorsi poco chiari. Apprezziamo l’impegno del manager per l’attenzione rivolta verso il personale con il corso di recupero intraoperatorio del sangue ma la politica deve chiarire quanto accaduto “.

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