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Fp Cgil Salerno, Antonio Capezzuto nuovo segretario generale

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È Antonio Capezzuto il nuovo segretario generale della Fp Cgil Salerno. L’assemblea generale della categoria, riunita in seguito alla prematura scomparso di Angelo De Angelis – cui è stato tributato un minuto di silenzio alla presenza dei familiari – ha approvato all’unanimità la proposta avanzata dalla segretaria generale della Fp Cgil Nazionale, Serena Sorrentino, che ha introdotto i lavori che si sono svolti nel salone del Bar Moka di Salerno.

«La Funzione Pubblica a Salerno – ha detto Sorrentino – aveva bisogno di una figura di garanzia che tenesse unita la categoria e rispondesse all’esigenza di rinnovamento della nostra organizzazione. La candidatura di Capezzuto va in questo senso: continuità e rinnovamento. Raccoglie un’eredità importante, quella lasciata dal compagno Angelo De Angelis, per provare a costruire la massima condivisione all’interno del gruppo dirigente e raccogliere le sfide che attendono la nostra categoria».

Antonio Capezzuto, 35 anni, inizia il suo percorso nel movimento studentesco salernitano nell’Unione degli Studenti dove ricopre l’incarico di Coordinatore provinciale dal 2001 al 2003. Nel 2007 entra a far parte della Funzione Pubblica di Salerno come volontario del servizio civile nazionale. Prosegue il suo percorso in categoria fino al 2010 a cui segue la nomina di Responsabile delle Politiche Giovanili della Cgil di Salerno. Viene eletto nella Segreteria della Nidil di Salerno nel 2011 e ne diventa Segretario Generale due anni dopo.

Dal 2017 rappresenta la Cgil Nazionale nell’Assemblea Generale del Forum Nazionale dei Giovani, che mette insieme più di 80 associazioni in tutta Italia. Durante il suo incarico di rappresentanza del precariato in provincia di Salerno, si è occupato per la Confederazione salernitana di Fondi interprofessionali, Sportello Orientamento al lavoro, Piani di Zona e Ammortizzatori sociali, in funzione di Responsabile del Dipartimento Mercato del Lavoro. È il più giovane segretario generale di categoria della Cgil Campania.

Nel suo intervento Antonio Capezzuto ha ricordato la figura di De Angelis «un uomo estremamente umile e disponibile, sempre leale, sincero e schietto. La sua umanità traspariva in ogni sua azione e con la sua ironia riusciva a rendere tutto più leggero e possibile.

E’ stato per me un maestro, chi mi conosce sa che con Angelo ho iniziato a muovere i primi passi da sindacalista. Insieme abbiamo affrontato lunghe vertenze e ci siamo tolti anche delle soddisfazioni. Ed è proprio per l’esperienza e l’eredità che Angelo ha lasciato alla CGIL tutta – ha proseguito – che oggi sento il peso di una storia importante, che mi carica di grandi responsabilità.

Funzione Pubblica è da sempre la mia casa. Avevo 23 anni quando ho messo piede in Funzione Pubblica per il servizio civile. Credo fortemente nell’autonomia del territorio, ma credo soprattutto nell’importanza e nella necessità di un forte raccordo tra la Funzione Pubblica salernitana e quella Regionale e Nazionale.

Credo nella confederalità e per estensione geografica, rappresentanza e storia, questa categoria non ha nessuna intenzione di vivere isolata, anzi vuole condividere strategie ed obiettivi per apportare il proprio knowhow nel panorama confederale, regionale e nazionale.

Ringrazio per questo della presenza non solo Serena Sorrentino e Alfredo Garzi, segretari nazionali e regionali di Fp, ma anche Nicola Ricci, segretario generale della CGIL Campania, per l’attenzione e il supporto e Arturo Sessa, ex segretario della FP di Salerno ed oggi segretario generale della CGIL salernitana». Sul piano programmatico, il neo segretario generale della Fp Cgil Salerno, ha le idee chiare.

«Viviamo ormai da anni una stagione in cui l’idea della contrattazione, la sua funzione, l’eguaglianza e l’universalità dei diritti vengono messi in discussione dai Governi che, in continuità tra loro, hanno scelto la divisione come strada di riduzione del potere dei lavoratori. Non è più sufficiente una strategia difensiva, ma serve avere una proposta, individuare i limiti e avanzare idee.

Non possiamo dare più per scontata l’adesione e la condivisione totale dei lavoratori alle nostre istanze, che nonostante però l’individualismo imperante continuano a caratterizzarsi tenendo insieme la difesa dei diritti, delle tutele e degli interessi dei lavoratori e dei cittadini.

Va rafforzato il ruolo delle RSU, ponendo la formazione continua come un elemento centrale. Il blocco del turn over, il taglio alle risorse destinate a Enti locali, Sanità e Funzioni Centrali, con tutte le ricadute sui servizi ai cittadini e sulla qualità del lavoro.

Un attacco sfrontato al Servizio Pubblico, agli operatori e ai cittadini che beneficiano dei suoi servizi. Per noi, oggi, difendere il Servizio pubblico non è solo una delle opzioni possibili per difendere la richiesta di welfare ma è una priorità, lo è per il Paese, perché in grado di produrre eguaglianza e giustizia sociale».

Tra le principali sfide che attendono la Fp Cgil Salerno ci sono temi importanti come «il reddito di cittadinanza, la riforma dei centri per l’impiego, quota 100. Politiche di questo Governo che stanno avendo e avranno nel breve periodo un impatto forte sui territori e sul mondo che rappresentiamo.

Nei prossimi tre anni – ha ricordato Capezzuto – si prevedono 500mila uscite dal pubblico impiego, 150mila delle quali solo per Quota 100. Una vera e propria emorragia di dipendenti pubblici tale da mettere in ginocchio l’intero sistema».

Altro tema caldo, quello della sanità pubblica e privata. «É tempo di un nuovo Patto per la Salute, tra Governo, Regioni e Comuni, in cui siano coinvolte le forze sociali e sindacali. Una mobilitazione che veda al centro il rilancio della sanità pubblica, superando il gap tra nord e sud, per garantire ovunque accesso a LEA di qualità. Resta sempre alta l’attenzione e forte la preoccupazione che si continuino a mettere in discussione presidi territoriali considerati essenziali per i cittadini.

Va superata la logica ragionieristica dei Piani di rientro, investendo su infrastrutture e nuovo personale. Nella sanità privata le trattative per il rinnovo del contratto collettivo Aiop-Aris si sono interrotte con la conseguente dichiarazione dello stato di agitazione unitario.

É una situazione non più sostenibile. Il contratto è scaduto da oltre 12 anni e risultano numerose le aziende in ritardo con i pagamenti, in mancanza di una norma regionale che preveda la revoca dell’accreditamento per quelle strutture che non pagano i lavoratori. Dalla Regione Campania nessuna risposta, solo un silenzio assordante. Per questo va sostenuta con forza la lotta e la mobilitazione dei lavoratori di questo comparto».

Altro settore delicato e strategico è quello dell’igiene ambientale dove, ha ricordato Capezzuto «a seguito del riassetto della governance del ciclo dei rifiuti definito con la Legge Regionale n.14 del 2016, numerosi sono stati i passaggi di cantiere da nord a sud della provincia dei lavoratori dei consorzi di bacino e delle società partecipate al fine di tutelare i livelli occupazionali e retributivi».

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