“Tutte le dichiarazioni delle ultime ore che arrivano dal Ministero non fanno altro che confermare gravi responsabilità in una decisione di questo tipo, presa peraltro il giorno prima della riunione convocata, nella quale quindi si poteva solo prenderne atto”.
“Difendiamo e chiediamo a tutti – continua – di difendere la dignità del Pascale e dei nostri medici e ricercatori, di tutti quanti lavorano nell’Istituto di Napoli, ai quali va la nostra solidarietà. Ci auguriamo che al più presto venga rivista tale decisione”.