“L’Ente Comunale – si legge nella lettera aperta – destina alla manutenzione del verde pubblico l’importo annuo di € 200.000,00, netto IVA, in forza della gara di appalto “per la manutenzione del verde pubblico attrezzato”, di durata biennale, indetta a fine 2017 per le due sub-aree in cui è stata divisa la Città e, precisamente: zona A, dal porto al fiume Irno, zona B, dal fiume Irno al confine con Pontecagnano. In sostanza, ad ogni sub-area è destinato l’importo di € 100.000,00 (netto IVA) per anno (quanto innanzi viene riportato con riserva di ogni possibile errore e/o difetto di informazione).
Dalla lettura del bando di gara, elaborato nella forma di Accordo Quadro, si rileva che gli interventi sono chiesti alle due aziende vincitrici con specifici inviti, emessi in forma di ordini di servizio dal Responsabile Unico del Procedimento, contenenti le descrizioni dei lavori da eseguire e il dettaglio dei relativi prezzi secondo la elencazione allegata al Capitolato della gara. Il tutto fino a concorrenza annua dell’importo di € 100.000,00, zona A, e 100.000,00, zona B.
Il censimento del patrimonio arboreo, effettuato nel 2016, ha rilevato la presenza nelle aree verdi, alla data del 31/12/2015, di 20.365 piante di diverse dimensioni (a parte le aree a verde, le aree speciali e i parchi) delle quali, secondo notizie diffuse in queste ore, solo il 10% sarebbe stato “monitorato”, cioè sottoposto ad esame per la verifica dello stato di salute.
Sono sufficienti 200.000,00 euro annui?
Poiché le piante, per loro natura, richiedono annualmente almeno una pulizia dei rami e una potatura, oltre a concimazioni e sanificazioni varie, applicando l’importo globale di € 200.000,00 al numero delle piante censite emerge che sarebbero disponibili € 9,8 per ciascuna di esse. Pur restringendone la quantità, tenendo conto di un numero forfetario di “giovani”, non si andrebbe oltre € 20,00.
Però, il tariffario della gara prevede, per la sola “potatura”, una spesa unitaria, al lordo dei ribassi di gara, compresa tra un minimo di € 70,85 (alberi piccoli) e un massimo di € 779,72 (alberi grandi) con graduazioni intermedie in relazione alle dimensioni della chioma e all’altezza del fusto.
Senza necessità di particolari approfondimenti, appare chiarita, quindi, la vera causa della insufficienza degli interventi di manutenzione, della loro inadeguatezza, delle potature “fuori tempo” e della loro diluizione, “a rotazione” tra le diverse aree, con cadenze biennali, triennali, e chissà se ancor più. Peraltro, a parte la sofferenza delle piante, soggette ad ammalarsi e, come è accaduto, destinate a morire, l’allargamento delle chiome rende applicabili prezzi più elevati con evidente danno economico per la collettività.
E appare dimostrato che i recenti episodi, drammatici seppure, per fortuna, non tragici, sono da attribuire agli stanziamenti di Bilancio e, quindi, a scelte di governo con responsabilità collegiale in conseguenza della condivisione ed approvazione dello stesso.
Desta stupore verificare che, in una Città nella quale si destinano fondi ingenti ad altri scopi, con esiti, talora, anche dubbi, non sia riservata la necessaria attenzione alla tutela del patrimonio arboreo, bene di tutti, in funzione dei benefici che apporta a tutti.
Né può sottacersi che l’incremento delle piantumazioni, posto in essere negli anni, è stato un indirizzo valutato con favore perché idoneo a migliorare la qualità dell’aria e ad elevare il decoro urbano. Non è condivisibile, per le scriventi, la scelta di mettere al mondo dei figli senza sostenere gli obblighi del mantenimento.
Per queste sintetiche motivazioni, le sottoscritte Organizzazioni chiedono che siano assunte le doverose decisioni in ordine all’adeguamento delle risorse destinate al verde pubblico e che ciò avvenga, come è stato in punto dichiarato, già in occasione dell’imminente seduta del Consiglio Comunale per l’approvazione del Bilancio di Previsione.
Esistono molte altre voci di spesa che, a subordinato parere, possono registrare ridimensionamenti a favore del patrimonio arboreo. Non può sfuggire, al riguardo, che l’incarico pubblico attribuisce a tutti i delegati, collegialmente e anche a titolo personale, la responsabilità di scelte inidonee alla tutela del “patrimonio pubblico” che la Comunità ha affidato, con fiducia, alle loro cure.
Per questo, la presente è diretta a tutto il mondo politico cittadino, con la speranza che possa essere condivisa la preoccupazione, insita nella richiesta, e valutata ogni conseguente iniziativa.
Sono certamente apprezzate le azioni da taluno poste in essere per la eliminazione di ricorrenti disagi, piccoli o grandi che siano, ma la delega concessa dal popolo richiede che sulle singole decisioni di governo sia svolta una minuziosa, continua e consapevole contrapposizione in vista della tutela dell’unico “bene comune”.
Le sottoscritte Organizzazioni auspicano sia possibile avviare un confronto “franco e chiaro” sulla gestione del verde pubblico, aperto a tutti coloro che hanno veramente a cuore il destino della Città.
Associazione Liberamente Insieme Comitato Salviamo gli Alberi Associazione Io Salerno
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