Franceco molto attivo in città combatteva da tempo con un brutto male.
Il Sindaco di Vietri sul Mare, la Giunta, Il Consiglio Comunale, il Segretario Generale e i Dipendenti tutti, uniti allo staff Informagiovani Vietri, si sono stretti al dolore che ha colpito la famiglia Citarella per la prematura scomparsa del caro Francesco.
ANDREA PELLEGRINO VICE DIRETTORE DI CRONACHE LO RICORDA COSI’. Classe ’68. Era quasi un suo primo biglietto da visita. Come ci teneva a far sapere che nelle sue vene scorreva sangue rosso. Rosso come la passione di una ideologia difesa sempre e comunque anche quando i temi sono passati e lo scontro politico si era trasferito su Facebook. Ma era al passo con i tempi anche in questo caso, con le sue mille notifiche di appuntamenti, incontri ed eventi che organizzava. Appassionato, amico sincero, entusiasta. Franco Citarella ieri ci ha giocato un brutto scherzo.
Di quelli che si stenta a crederci. Se ne è andato con la sua testardaggine, lasciando di stucco l’intera comunità vietrese. Eppure era già pronto per la nuova competizione elettorale. Quella della prossima primavera, sempre dalla stessa parte. Il suo entusiasmo era contagioso e difficilmente si poteva dire no. Uno degli ultimi pochi superstiti di divoratori di quotidiani: prima l’Unità, poi Repubblica, poi i giornali locali.
Ritagliava, conservava, collezionava. Quasi tutto, fumetti compresi. L’ufficio dell’Informagiovani un punto di riferimento, uno dei pochissimi centri di aggregazione cittadini. Il quartier generale degli eventi promossi dal Comune di Vietri sul Mare. Poco più in là, la Congrega del Santissimo Rosario, ormai per tutti la “Congrega letteraria”. Un salotto culturale nato proprio nelle stanze dell’Informagiovani di via San Giovanni, insieme al professore Antonio Gazia e Alfonso Mauro.
Così come Poesis, il concorso di poesia che negli ultimi anni ha dato grosse soddisfazioni. Una famiglia che si è allargata sempre di più, così come gli appuntamenti che si susseguivano per un intero inverno. Le feste de L’Unità, le riunioni di partito, i direttivi. Termini che, oggi, a sentirli fanno ridere ma che erano parte integrante di Francesco Citarella.
L’ultima riunione solo la settimana scorsa: si decideva la strategia del Partito democratico in vista delle prossime elezioni. Francesco era lì, anche se già sofferente, per dire la sua, per organizzare e dare una mano. Era pronto, al nastro di partenza. Una delle sue battaglie era la realizzazione di una biblioteca. Il suo sogno, probabilmente, che si tornasse indietro nel tempo, quando c’erano ancora le sezioni di partito. Ed è anche grazie a lui che il Partito democratico negli ultimi anni ha mantenuto aperto a Vietri sul Mare uno spazio fisico.
Ci credeva davvero, senza nessuna aspirazione politica o amministrativa. Un’altra generazione, altri ideali. Quelli del ’68. Mancheranno le telefonate, mancheranno gli innumerevoli messaggi su Facebook o su Whatsapp, mancheranno i confronti ed anche i tanti scontri e le continue ed infinite analisi politiche pre e post elezioni. Ciao amico mio, che la terra ti sia lieve.
*Andrea Pellegrino vicedirettore Le Cronache